Ticinonews: Inquinamento luminoso, “Bellinzona come lo affronta?”

Il consigliere comunale Renato Züger interroga il Municipio: “Esistono disposizioni particolari al riguardo?”

Il consigliere comunale Renato Züger, a nome del gruppo Unità di Sinistra, ha presentato un’interrogazione al Municipio di Bellinzona sul tema dell’inquinamento luminoso con cui chiede
delucidazioni circa le modalità con le quali l’Esecutivo intende affrontare il problema.

Secondo Züger vi sono indicazioni circa un possibile impegno su questo fronte anche a livello locale come l’emanazione di un’Ordinanza apposita da parte della Città di Lugano e il conferimento del premio Watt D’Or 2018 anche ad un progetto dell’azienda elettrica di Zurigo per lo sviluppo di un sistema di illuminazione stradale “intelligente”.

Il consigliere comunale chiede pertanto al Municipio in che modo si intende affrontare la questione dell’inquinamento luminoso a Bellinzona e con quale scala di priorità. E ancora: “Ad oggi, esistono delle disposizioni particolari al riguardo nei confronti dei proprietari privati (per quanto concerne la limitazione delle emissioni luminose)?”, “Qual è la strategia perseguita, si presume tramite l’attività dell’AMB, nel campo ad esempio dell’illuminazione stradale pubblica?” e “Si ritiene possibile e/o auspicabile l’adozione di una regolamentazione in materia, come nell’esempio citato di Lugano?”

 

>> Articolo Ticinonews

Grazie ad AIL, da subito posso comodamente leggere il giornale, in piena notte, nel mio giardino

Quando ho deciso di acquistare casa, ho cercato una zona nella quale il cielo notturno sia ancora visibile e dove non ci sono troppo luci dirette.

Infatti abito in una piccola frazione del Malcantone, la mia casa non si affaccia direttamente su una strada illuminata. C’è solo un piccolo vicolo pedonale che collega poche case. Leggi tutto “Grazie ad AIL, da subito posso comodamente leggere il giornale, in piena notte, nel mio giardino”

LaRegione – Inquinamento luminoso, ‘l’Ordinanza è insufficiente’

Fonte: La Regione 05 marzo 2018

Critiche da Dark-Sky Switzerland. Replica il capo dicastero, Angelo Jelmini: ‘Porterò al tavolo della discussione le riserve dell’associazione’
di Guido Grilli

E quindi uscimmo a riveder le stelle. Ma quali stelle? Il celebre verso di Dante appare allontanarsi dalle nostre latitudini e rendere sempre più improbabile la bella immagine poetica. L’allarme viene rafforzato da Stefano Klett, vice presidente di Dark-Sky Switzerland, sodalizio che si batte per un’illuminazione ecologica e una protezione della notte, che nel suo blog pubblica un commento critico alla nuova Ordinanza municipale concernente la prevenzione dell’inquinamento luminoso votata il 1° marzo. Il sodalizio plaude a questo “passo importante per la riduzione delle emissioni di luce” ma giudica l’Ordinanza insufficiente, definendo drammatica la situazione delle emissioni di luce a Lugano rispetto ad altre realtà svizzere e auspica che l’autorità cittadina accetti una collaborazione con Dark-Sky Switzerland

Leggi tutto “LaRegione – Inquinamento luminoso, ‘l’Ordinanza è insufficiente’”

Commento sulla nuova Ordinanza per la prevenzione dell’inquinamento luminoso di Lugano

Mi è stato chiesto da più parti, cosa ne penso dell’ordinanza per la prevenzione dell’inquinamento luminoso di Lugano.

Trovate la notizia della pubblicazione dell’ordinanza sul sito di darksky.ch.

Credo che l’ordinanza municipale di Lugano, che è  ispirata a quella di Mendrisio, sia un passo importante per la riduzione delle emissioni di luce.

Le mie impressioni, in dettaglio:

  1. Il Municipio si autorizza a derogare il tutto (lo dice nell’Articolo 3.5 e 4.2) in per situazioni commerciali e particolari o altre situazioni particolari.
  2. In contrasto con la norma svizzera SN 486 491, indica (Articolo 3.3) che “le illuminazioni esterne di qualsiasi genere e le insegne pubblicitarie devono di regola essere spente dalle ore 24:00 fino alle ore 06:00“.
    Mentre la norma svizzera SN 486 491 (Sia) indica (Articolo 2.5.5): “Gli impianti devono funzionare esclusivamente quando necessario. Devono essere muniti di dispositivi per l’accensione. lo spegnimento e di temporizzalori. Per preservare la quiete notturna, è ragionevole rinunciare all’illuminazione di insegne pubblicitarie, vetrine, giardini, decorazioni e oggetti dalle 22.0O alle 6.00.
  3. Si prevede di adeguare degli impianti esistenti, su decisione del Municipio, solo nel caso di situazioni moleste  (Art. 5.2). Cosa si intende come moleste? Se disturbano la natura sono da ritenere moleste?
  4. Importante è l’articolo 3.2 che dice di voler “evitare di installare impianti di illuminazione nelle aree naturali”, cosa si intende sono le zone naturali? si intende fuori zona edificabile?
  5. Molto importante anche il divieto di posa e utilizzo degli sky-beamer (Art.3.1), deroghe permettendo.
  6. A Lugano, grazie all’aggregazione con Carona, risiede un’osservatorio astronomico, (Calina a Carona, è proprietà della città ed è gestito dall’associazione Astrocalina), strano che i primi interessati dall’ordinanza non siano citati. È curioso, che non si preveda alcun adeguamento a tutela particolare per l’osservatorio astronomico.

Dall’intervista al municipale, andata in onda sul Quotidiano RSI di venerdì 23 febbraio 2018, si percepisce che c’è una gran confusione, si parla di risparmio energetico ed economico, il che va benissimo, ma il municipale non fa alcun accenno alle emissioni di luce, fortunatamente ne parla poi l’ingegnere che si occupa di illuminazione pubblica.

Faccio notare, vedi immagine di copertina che la situazione delle emissioni di luce a Lugano è drammatica, rispetto ad altre realtà svizzere.

Da ultimo, spero vivamente che Lugano non si accontenti di delegare l’attuazione del piano della luce all’Azienda elettrica comunale (AIL), ma che si includa nel progetto anche chi ha una visione ambientale della problematica  delle emissioni di luce, come era stato fatto con il cantone nel 2006 per redarre le linee guida cantonali pubblicate nel 2007.

Bisogna assolutamente anche tener conto di problematiche come la temperatura dei LED da usare. I LED utilizzati dalle AIL attualmente sono freddi, contengono luce blu che si trasmette più facilmente nell’atmosfera e quindi inquina di più.

Visto quanto sopra, credo sia auspicabile una collaborazione con l’associazione Dark-Sky Switzerland.

Vice-Presidente Dark-Sky Switzerland
Stefano Klett

 

RSI: Lugano si illumina di meno

Fonte articolo

Il Municipio ha approvato un’ordinanza per la prevenzione dell’inquinamento luminoso

Il Municipio di Lugano ha approvato giovedì un’ordinanza per la prevenzione dell’inquinamento luminoso dando inoltre avvio ai lavori per l’adozione di un piano dell’illuminazione pubblica. L’obiettivo dell’Esecutivo è ridurre sia le emissioni che i consumi.

La nuova misura prevede, tra i vari punti, che le illuminazioni esterne e le insegne pubblicitarie debbano essere spente dalle 24.00 alle 06.00, ad eccezione delle luci necessarie allo svolgimento di attività produttive, commerciali, di servizio o turistiche che si svolgono in questa fascia oraria. Sono ammesse luci nel caso di comprovate esigenze di sicurezza.

Inoltre, “l’illuminazione non deve essere eccessiva e deve essere calibrata all’ambiente circostante”, si legge nell’ordinanza. In particolare, “le insegne non devono abbagliare o causare riflessi pericolosi per i pedoni, i ciclisti o i conducenti”. Occorre inoltre evitare di installare impianti di illuminazione nelle aree naturali, laddove possibile.

eb

Il Quotidiano di venerdì 23.02.2018 
 Il testo completo dell’ordinanza

CSI 18.00 del 23.02.2018 Il servizio di Furio Ghielmini

Info Notte di venerdì 23.02.2018 (9:11), Intervista al Vice-Presidente Dark-Sky Switzerland, Stefano Klett

TIO – Approvata l’Ordinanza per la prevenzione dell’inquinamento luminoso

Fonte articolo

L’impiego eccessivo e la scarsa qualità degli impianti per l’illuminazione artificiale hanno effetti negativi sull’ambiente e sulla vita dell’uomo, generando uno spreco di energia

RED
LUGANO – Il Municipio, nel corso della sua seduta odierna, ha approvato l’Ordinanza municipale per la prevenzione dell’inquinamento luminoso. L’Esecutivo ha inoltre deciso di avviare i lavori per l’adozione di un Piano dell’illuminazione pubblica. L’obiettivo è promuovere una strategia di intervento mirata a ridurre le emissioni luminose e i consumi nell’ambito dell’illuminazione pubblica.

L’Ordinanza municipale (OM) disciplina la prevenzione dell’inquinamento luminoso: l’impiego eccessivo e la scarsa qualità degli impianti per l’illuminazione artificiale hanno effetti negativi sull’ambiente e sulla vita dell’uomo, generando uno spreco di energia.

Per prevenire l’inquinamento luminoso è tuttavia sufficiente attenersi ad alcuni semplici accorgimenti tecnici e prestare attenzione alla scelta e al posizionamento degli impianti. L’OM è volta in particolare a prevenire l’uso di illuminazioni inefficienti, moleste e dirette verso spazi dove l’illuminazione non è necessaria, come indicato nelle raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente “Prevenzione delle emissioni luminose” del 2005 e nelle “Linee guida per la prevenzione dell’inquinamento luminoso” del 2007 della Sezione protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo del Dipartimento del territorio. La Città di Lugano, in collaborazione con le Aziende Industriali di Lugano (AIL), si impegna così a migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’illuminazione pubblica, impiegando le evoluzioni della tecnica nel settore.

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La Città ha inoltre deciso di dotarsi di un Piano dell’illuminazione pubblica. Il Piano è un importante strumento pianificatorio che fornirà le basi legali e i principi da applicare nel campo della progettazione, del risanamento e della gestione dell’illuminazione pubblica sul territorio comunale, così come piani d’azione con priorità e proposte tecniche di intervento. Tra i comuni ticinesi che si sono dotati di un tale strumento figurano Mendrisio, Coldrerio, Castel San Pietro e Novazzano.

Il Piano si inserisce nel pacchetto di misure definite dal Municipio per acquisire il label “Città dell’Energia” e perseguire gli obiettivi contenuti nelle Linee di sviluppo della Città 2018-2028, nei quali rientra l’elaborazione del Piano energetico comunale (PEco).

L’inquinamento luminoso produce effetti negativi sull’ambiente e sulla vita dell’uomo, quali ad esempio:
– omologazione del paesaggio: negli ultimi cinquant’anni l’illuminazione artificiale ha modificato e plasmato il paesaggio notturno con i diversi tipi di illuminazione adottati (stradale, decorativa, commerciale, monumentale, sportiva);
– privazione del cielo stellato: l’incremento della luminosità del cielo notturno è il più noto degli effetti; da anni, infatti, la comunità scientifica internazionale degli astronomi segnala che la possibilità di osservare l’universo è sempre più difficoltosa;
– spreco energetico: la grande quantità di luce consumata quotidianamente viene irradiata verso il cielo, rimanendo così inutilizzata. Si stima che l’energia sprecata corrisponda al 40% di quella impiegata.
– salute e sicurezza: l’inquinamento luminoso ha conseguenze psico-fisiche sull’uomo. L’illuminazione artificiale ha prodotto diversi cambiamenti nel comportamento sociale, come la riduzione del riposo notturno. Altre forme di disturbo del sonno possono essere causate dalla luce intrusiva che penetra nelle case. L’uso eccessivo e la dispersione di luce hanno anche effetti sulla sicurezza stradale poiché possono provocare l’abbagliamento o distrarre chi è alla guida;
– alterazione dell’ecosistema: l’inquinamento luminoso ha ripercussioni sul ciclo naturale della flora e della fauna.

Sono soggetti all’Ordinanza municipale i proprietari privati e pubblici di edifici o impianti, i gestori e i responsabili.

Per i dettagli si rimanda all’Ordinanza municipale che sarà esposta agli albi comunali dal 1. al 30 marzo.