CdT – La SAT: quello di Coldrerio è un esempio da seguire

La Società astronomica ticinese plaude alla decisione del Municipio di Coldrerio di bandire le emissioni luminose non necessarie tra le 24 e le 6 del mattino

Chi ha gli occhi puntati al firmamento per sondarne il fascino misterioso, non poteva che rallegrarsi della messa al bando di sorgenti luminose artificiali che rendono difficoltosa l’osservazione degli astri e della volta celeste. Così, all’indomani della pubblicazione dell’ordinanza con cui l’esecutivo di Coldrerio ha messo al bando la posa di skybeamer, fasci di luce fissi o roteanti rivolti verso l’alto, imponendo lo spegnimento notturno di illuminazioni ed insegne pubblicitarie, la SAT in un comunicato esprime «la propria soddisfazione per la decisione del Municipio di Coldrerio. Il Municipio ha raccolto lo spirito delle raccomandazioni dell’ Ufficio federale dell’ambiente. La speranza della SAT è che la scelta di Coldrerio sia un esempio per molti altri Comuni del Cantone». Anche perché, continua lo scritto, «purtroppo spesso si illumina troppo e si illumina male, dove non serve, ossia verso l’alto. Il risultato è la perdita della possibilità di godere dello spettacolo del firmamento, che ormai dai nostri agglomerati urbani è quasi scomparso.

Inoltre, se le ragioni di tipo culturale e scientifico non fossero sufficienti, basterà ricordare lo spreco di energia e i danni all’ambiente che l’inquinamento luminoso provoca». Quindi, conclude la SAT, pur in mancanza di un quadro normativo, ben vengano provvedimenti improntati al buonsenso come quello adottato a Coldrerio.

» 2007-02-02 – Corriere del Ticino (pdf)

 

LaRegione – Lotta allo smog luminoso: ‘Coldrerio sia un esempio’

beamer_03Società astronomica ticinese soddisfatta per la recente ordinanza municipale

La decisione presa da Coldrerio sia ora un esempio « per molti altri comuni del Cantone ». L’auspicio è della Società astronomica ticinese (Sat) dopo aver preso atto con « soddisfazione » del passo compiuto nei giorni scorsi dal Municipio sottocenerino: il varo di un’ordinanza che disciplina l’uso delle luci artificiali esterne e che fra l’altro proibisce le emissioni luminose notturne non necessarie fra le 24 e le 6 (vedi anche ‘laRegioneTicino’ del 31 gennaio, pagina 23).

Coldrerio, primo comune in Ticino a dotarsi di una regolamentazione per arginare l’inquinamento luminoso, « ha raccolto e correttamente interpretato lo spirito delle raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) », sottolinea la Società astronomica in un comunicato. Da tempo la Sat (e con essa la sezione ticinese dell’associazione Dark Sky) si batte contro l’inquinamento luminoso, che soprattutto a basse quote impedisce o ostacola fortemente la visione del cielo notturno. Ma lo smog luminoso vuol dire anche spreco energetico. Rileva la Sat: « Purtroppo spesso si illumina troppo e si illumina male, dove non serve, ossia verso l’alto. Il risultato è la perdita della possibilità di godere dello spettacolo del firmamento, che ormai dai nostri agglomerati urbani è quasi scomparso. Inoltre, se le ragioni di tipo culturale e scientifico non fossero sufficienti, basterà ricordare lo spreco di energia e i danni all’ambiente che l’inquinamento luminoso provoca. Perciò, in mancanza di un quadro legislativo chiaro e vincolante, ogni decisione istituzionale che contrasti questa peculiare forma di inquinamento e sensibilizzi la popolazione sul problema merita il
nostro plauso ».

STEFANO

» 2007-02-02 – LaRegione (pdf)

 

SAT – Coldrerio: un brillante esempio di rispetto del cielo

sat_01La Società Astronomica Ticinese manifesta la propria soddisfazione per la decisione del Municipio di Coldrerio di proibire le emissioni luminose notturne non necessarie fra le 24 e le 6. Il Municipio ha raccolto e correttamente interpretato lo spirito delle raccomandazioni dell’Ufficio Federale dell’Ambiente (UFAM). La speranza della SAT è che la scelta di Coldrerio sia un esempio per molti altri comuni del Cantone.

Purtroppo spesso si illumina troppo e si illumina male, dove non serve, ossia verso l’alto. Il risultato è la perdita della possibilità di godere dello spettacolo del firmamento, che ormai dai nostri agglomerati urbani è quasi scomparso. Inoltre, se le ragioni di tipo culturale e scientifico non fossero sufficienti, basterà ricordare lo spreco di energia e i danni all’ambiente che l’inquinamento luminoso provoca. Perciò, in mancanza di un quadro legislativo chiaro e vincolante, ogni decisione istituzionale che contrasti questa peculiare forma di inquinamento e sensibilizzi la popolazione sul problema merita il nostro plauso.

» Società Astronomica Ticinese

 

CdT – «Spegni quelle luci eccessive»

Coldrerio vara un’ordinanza contro l’inquinamento luminoso Il Municipio ha deciso lunedì di applicare misure per proibire le emissioni luminose laddove non necessarie.

beamer_03

«Sappiamo che è una goccia nel mare ma ci è sembrato importante sensibilizzare la popolazione sul tema e dare il nostro contributo a migliorare il clima del mondo in cui viviamo» ci dice il sindaco di Coldrerio Corrado Solcà dopo che lunedì sera l’ Esecutivo ha varato un’ordinanza municipale riguardante la prevenzione delle emissioni luminose. Mai in Svizzera un Comune aveva prima d’oggi adottato misure restrittive in questo campo.

«La luce artificiale eccessiva, oltre ad uno spreco di energia, ha effetti negativi sull’ambiente in generale » si legge nel testo dell’ordinanza. Si fa quindi espresso riferimento al fenomeno dell’inquinamento luminoso di cui oggi si parla sempre più a fianco di altri processi inquinanti più «visibili». Attraverso l’ordinanza si vuole insomma prevenire (e proibire) l’uso di illuminazioni moleste e dirette verso spazi dove la luce non è necessaria.

Così, in pratica ora a Coldrerio sarà vietata la posa di skybeamer, fasci di luce fissi o roteanti rivolti verso il cielo, anche perché «rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica e la protezione dell’ambiente ed ostacola il regolare traffico aereo». Dovranno inoltre essere notificate al Municipio le installazioni luminose di edifici o impianti d’illuminazione esterni particolari: la questione sarà poi esaminata nell’ambito della procedura d’autorizzazione.

Per quanto concerne invece illuminazioni ed insegne pubblicitarie, dovranno essere tassativamente spente dalle 24 alle 6, salvo deroghe in situazioni particolari che saranno semmai decise dal Municipio. In generale fanno stato le raccomandazioni sulla prevenzione delle emissioni luminose emanate dall’ Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

I contravventori potranno incorrere in una multa fino a 1.000 franchi ed essere costretti al ripristino della situazione. L’ordinanza municipale sarà in pubblicazione dal 1. febbraio prossimo.

Il sindaco Solcà è convinto della bontà della scelta fatta: « L’idea è nata un po’ i n sordina ma poi ha preso pian piano piede. Abbiamo voluto insomma piantare qualche paletto in un settore non disciplinato da norme specifiche, utilizzando i rimedi a nostra disposizione». E con questa affermazione non si riferisce solo a problemi che potrebbero sorgere a causa di installazioni luminose di esercizi commerciali o pubblici ma anche a vertenze che potrebbero nascere fra privati, ad esempio fra vicini di casa: «È così nostra intenzione far rilevare l’esistenza dell’ordinanza al momento dell’esame di una licenza edilizia» conclude il sindaco.

Luca Bernasconi

» 2007-01-31 – Corriere del Ticino (pdf)

 

LaRegione – Oscurantismo luminoso

coldrerio-map_01Coldrerio approva l’Ordinanza che disciplinerà le luci artificiali esterne

Fiat nox! Annunciata all’esame del Municipio di Coldrerio, l’Ordinanza riguardante la prevenzione delle emissioni luminose è stata approvata (nella forma già riassunta su La Regione del 28 gennaio scorso) durante la seduta di lunedì sera. Bando dunque alla posa sul territorio comunale di show luminosi o skybeamer (fasci di luce fissi o roteanti verso il cielo); obbligo di notificare le installazioni luminose di grandi edifici o impianti di illuminazioni esterne particolari (le misure specifiche previste a tutela delle immissioni luminose andranno chiarite nell’ambito della procedura di autorizzazione); spegnimento dalle 24 alle 6 del mattino delle illuminazioni di qualsiasi genere e delle insegne pubblicitarie (con possibilità di deroghe particolari).
Coldrerio diventa in questo modo il primo Comune ticinese a dotarsi di una regolamentazione volta a contrastare l’inquinamento luminoso. Una problematica che, si legge nelle prime righe dell’Ordinanza, « sta diventando sempre più un tema meritevole di attenzione ». Ma questa presa di coscienza da sola non sarebbe bastata per far qualcosa nella direzione auspicata, ad esempio, dall’associazione Dark-Sky.
L’assenza di una regolamentazione chiara a livello federale non ha però scoraggiato le autorità comunali. L’Ordinanza, pubblicata all’albo fino al 15 febbraio, poggia infatti su una serie di articoli estrapolati dalla Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio, da quella sulla protezione dell’ambiente, da quella sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici. Pare di comprendere che non state
facendo un saldo nel buio? « Dev’essere chiaro che non stiamo reagendo ma agendo – sottolinea il sindaco Corrado Solcà –. In più occasioni (centrale termica a legna, misurazione dell’elettrosmog, ndr) Coldrerio ha dimostrato di essere sensibile alle problematiche ambientali. Questa è un’altra piccola goccia nel mare, speriamo che altri ci seguano ». SPI

» 2007-01-31 – LaRegione (pdf)

 

 

LaRegione – Ridare nuova luce al cielo

chiesa_02Coldrerio progetta un’ordinanza contro l’inquinamento luminoso

Forse perché non nuoce alla salute (ma sarà poi vero?) l’inquinamento luminoso è stato finora il più negletto tra i guasti tecnologici prodotti dall’uomo. Anche se nelle aree urbane non ne abbiamo più una visione diretta, bisognerebbe ogni tanto ricordare che da qualche parte, lassù, le stelle brillano. E meriterebbero di essere osservate.

Per gli occhi, per l’anima o per un desiderio. Esistono per fortuna anche gli Enti illuminati. Che remano contro e cercano di portare un loro contributo. Così il Comune di Coldrerio, presso il cui Municipio è in dirittura d’arrivo quella che sarebbe la prima ordinanza per la prevenzione dalle emissioni luminose in Ticino. La bozza, redatta congiuntamente su mandato municipale dalle Commissioni edilizia e ambiente, sarà esaminata lunedì prossimo dall’Esecutivo. Per quel poco che se ne può, giustamente, sapere dovrebbe trattarsi di una regolamentazione incentrata sui commerci e sull’edilizia privata. Un’ordinanza coraggiosa perché si spinge discretamente avanti. Tra le misure contenute nel documento quella forse più incisiva riguarda le insegne luminose delle attività commerciali presenti sul territorio comunale. L’idea è quella di un coprifuoco notturno. Neon e lampade pubblicitarie dovrebbero essere spente durante le ore più tarde della notte e fino all’alba. Un altro
aspetto molto importante della normativa concernerebbe l’edilizia privata. In un settore in cui finora quasi tutto era ammesso a livello di luminarie e spot, verrebbero posti dei paletti: in particolare nelle future costruzioni non avrebbero più ragione d’essere le illuminazioni esterne troppo invasive, aggressive e inutili. In questo caso l’ordinanza si applicherebbe al momento della concessione delle licenze edilizie. Ma è pure ipotizzabile che venga raccomandato un adeguamento, entro un certo numero di anni, anche per le abitazioni esistenti. Infine, e sarebbe al momento il punto meno controverso visto che non ne esistono a Coldrerio, verrebbe introdotto un divieto preventivo per l’installazione degli ‘skybeamer’, quegli apparecchi in grado di sparare in direzione della volta celeste fasci di luce visibili a grande distanza.
La scorsa estate, nel Sopraceneri, uno di questi fari posizionato al Garage Music di Castione aveva scatenato vivaci proteste e lettere al Municipio. Ordinanza coraggiosa, si diceva, ma non realizzata al buio. Ad aver rotto il ghiaccio a livello comunale, seppur ‘solo’ con una mozione ma pur sempre a Lugano, sono stati i consiglieri comunali Daniela Baroni (Ps) e Tiziano Mauri ( Plr). ‘ Salvaguardare il cielo notturno. Per una città attiva nel ridurre l’inquinamento luminoso’ è il titolo del documento del 4 ottobre scorso che chiede alla città di « elaborare una strategia globale di riduzione dell’inquinamento luminoso, adottando tutte le misure tecniche e pianificatorie di sua competenza ». Tra le misure ipotizzate, oltre a quelle riguardanti una diminuzione degli sprechi sia nell’illuminazione pubblica sia negli edifici comunali, vi era pure « il divieto degli skybeamer e dei proiettori pubblicitari puntati verso il cielo, l’adozione di strumenti di controllo nell’ambito dell’esame delle domande di costruzione, eccetera ».
La via era insomma tracciata.
Tra i fautori di questo tipo di misure troviamo Stefano Klett, responsabile della sezione ticinese di Dark-Sky Svizzera. Non per niente figura tra le persone che sono state consultate per l’ordinanza di Coldrerio. « Qualcosa per fortuna si sta muovendo a livello politico – ci spiega –. Se guardo però fuori dalla finestra l’impressione è che le cose stiano peggiorando. Sono molti i casi in cui le luci vengono utilizzate male. Soprattutto all’esterno delle case, ma anche sulle facciate di altri edifici. Nel caso, ad esempio, delle chiese assistiamo addirittura ad una corsa a chi le illumina di più » .
Insomma per Dark-Sky c’è ancora molto da fare. Del resto la sezione ticinese è ufficialmente operante in Ticino solo dal 2004. Il movimento a livello internazionale è stato fondato nel 1988, la sezione svizzera è invece attiva dal 1996. Originata da urgenze ‘ astronomiche’, perché è lì che di più si avverte il problema, negli ultimi tempi l’auspicio di un migliore impiego della luce (dall’alto verso il basso ed evitando
emissioni inutili) ha ricevuto nuovo slancio dalla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e dunque i consumi energetici. SPI

» 2007-01-27 – LaRegione (pdf)