Vivere la Montagna – La scalata della luce

logo_viverelamontagna_01Tutti abbiamo per certo notato la differenza tra il cielo notturno in montagna e quello cittadino. In montagna si è avvolti da migliaia di stelle, sembra quasi di poterle toccare. A quote elevate, immersi nelle montagne

Senza alcuna difficoltà possiamo osservare la Via Lattea, che non è nient’altro che un braccio della galassia in cui viviamo. Se poi osserviamo attraverso un normale binocolo possiamo tranquillamente viaggiare nello spazio e vedere oggetti incredibili per varietà e distanza, come ammassi stellari e galassie che sfoggiano tutta la loro bellezza, staccandosi per contrasto dall’oscurità del cielo. La luce di gran parte di questi oggetti ha viaggiato per milioni di anni, essi appaiono quindi a noi come erano milioni di anni fa’, producendo uno spettacolo incomparabile. Quando però torniamo nelle zone urbane questo spettacolo scompare, rimangono visibili solo poche decine di stelle. Nei casi peggiori gli unici oggetti visibili sono i pianeti del sistema solare e qualche stella molto brillante come Spica o Arturo. Vi siete mai chiesti l’origine di questo fenomeno?

» 2006-01-26 viverelamontagna (pdf)

» www.viverelamontagna.ch

RTSI – Rete 1 – Usi e consumi: “SAPETE CHE COSA E’ L’INQUINAMENTO LUMINOSO?” a cura di Daniela Lüthi

rete1_04Addobbi e illuminazioni natalizie contribuiscono a oscurare il cielo: ma una volta l’anno è concesso!

Per il resto invece sarebbe opportuno un ripensamento. Perciò, con l’aiuto del nostro esperto, si traccia la mappa dell’inquinamento luminoso in Svizzera e in Ticino; si evidenziano le conseguenze su persone, flora e fauna, e il degrado della visibilità delle stelle, e via dicendo; attendiamo le domande del pubblico che può telefonare per una mezz’ora allo 084 803 07 07 per puntualizzare insieme le possibilità di un miglioramento della situazione, le opportunità che ne deriverebbero per esempio per ciò che riguarda il risparmio energetico e il miglioramento della qualità di vita. Non da ultimo si fa il punto anche sulla proposta di legge dell’ufficio federale dell’ambiente per combattere l’inquinamento luminoso.

Risponde alle domande del pubblico Stefano Klett della sezione ticinese di Dark-Sky Switzerland.

 

Comunicato Stampa – UFAM – L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM): “L’oscurità: un bene da proteggere”, “Illuminare meglio consumando meno”

bund_logo202_01L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) riconosce il problema “Inquinamento Luminoso”. Infatti, in un comunicato stampa, l’UFAM rende attenti sulle conseguenze delle emissioni luminose e presenta una serie di raccomandazioni per limitarle.

Tra le conseguenze vengono citati i problemi per le numerose specie vegetali e animali, la mutazione del paesaggio notturno, il disturbo delle fonti luminose indesiderate e l’inutile spreco energetico.

UFAM raccomanda di evitare l’illuminazione negli spazi naturali, la schermatura dei fasci luminosi, la diminuzione delle emissioni e la riduzione in termine di tempo (dalle 22:00 alle 6:00) dell’illuminazione artificiale.

A tal proposito l’UFAM ha pubblicato un opuscolo “Prevenzione delle emissioni luminose: raccomandazioni”, lo si può ottenere (cartaceo o download) sul sito dell’UFAM.

» 2005-12-22 UFAM Illuminare meglio consumando meno  (pdf)
» 2005-12-22 UFAM Il cielo e un bene comune  (pdf)
» 2005-12-22 UFAM Troppa luce disturba gli uccelli  (pdf)
» 2005-12-22 UFAM Prevenzione delle emissioni luminose  (pdf)

» Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)

» Comunicato Stampa

 

RTSI – Rete 1 – Millevoci TIPI

Sono sempre più numerose le voci che si sollevano allarmate a denunciare l’eccessiva illuminazione notturna.

rete1_04In Svizzera non c’è più la notte è questa la constatazione sollevata dall’associazione Dark-Sky in occasione della sua assemblea annuale. Una situazione preoccupante non solo per i numerosi astrofili ed astronomi, sempre più impossibilitati ad osservare le stelle, ma anche per fauna, flora e ghiacciai. Per non parlare ovviamente dell’ingente spreco energetico che l’uso di illuminazioni eccessive può comportare. In altri paesi leggi in materia sono già state varate, mentre in Svizzera l’Ufficio federale dell’ambiente delle foreste e del paesaggio pare sia prossimo ad intervenire.