TIO/20Minuti:Usate le lampade LED, ma quelle a luce “calda”

È l’appello ai principali Comuni ticinesi lanciato da Dark-Sky: «La tonalità “fredda” porta a un aumento dell’inquinamento luminoso»

Il Luganese è più luminoso di Berna: A Lugano il problema dell’inquinamento luminoso è stato di recente affrontato anche dai Verdi, che sulla questione hanno inoltrato un’interrogazione all’Esecutivo cittadino. I firmatari dell’atto consiliare sottolineano che l’agglomerato urbano di Lugano (che conta 151 000 abitanti) è più luminoso di quello di Berna (410 000 abitanti). Al Municipio si chiede dunque quali misure si stiano prendendo per evitare un aumento dell’inquinamento luminoso.

LUGANO – Gli agglomerati urbani sono sempre più luminosi per colpa delle lampade LED. Anche in Ticino, dove svariati Comuni stanno adottando la nuova tecnologia per l’illuminazione pubblica. È per questo che di recente la sezione ticinese dell’organizzazione Dark-Sky ha inviato un appello alle autorità dei principali centri urbani del nostro cantone: «Il LED con una tonalità di luce “fredda” è dannoso e quindi da evitare». Sì, perché nella maggior parte dei casi le lampade LED adottate emettono una luce che presenta una componente blu molto più intensa del solito. «Si tratta di una tonalità dannosa per la natura, poiché si trasmette più facilmente nell’atmosfera» ci spiega Stefano Klett di Dark-Sky. «Si registra dunque un aumento dell’illuminazione – continua – che disturba gli animali notturni ma anche il ritmo sonno-veglia dell’essere umano».

Invito alla riflessione – L’introduzione della tecnologia LED è ancora in corso, quindi l’organizzazione invita alla riflessione: «Non vorremmo che, pur riducendo i consumi, si aumentasse la quantità di luce dispersa nell’ambiente» si legge nella lettera indirizzata ai Comuni. «Sul territorio di Lugano – ci dice ancora Klett – quasi tutti i LED sono a luce “fredda”, hanno fatto meglio a Orselina dove hanno optato per l’alternativa “calda”».

Una questione di efficienza – Ma per quale motivo la scelta cade piuttosto sui LED che emettono tonalità blu? «Riteniamo che sia una questione di mercato. Inoltre, questo tipo di lampada è leggermente più efficiente di quelle a luce “calda”. Ma solo leggermente» afferma l’esperto.

Alpi sempre più luminose – Il problema è che la luce blu risulta visibile a decine, se non a centinaia, di chilometri di distanza. L’introduzione di tale tecnologia su tutto il territorio porterebbe dunque a un forte aumento dell’inquinamento luminoso. Lo dimostra il nuovo atlante mondiale dell’illuminazione artificiale del cielo notturno del ricercatore Fabio Falchi: con un passaggio completo al LED bianco neutro, ampie zone in Svizzera risulteranno ulteriormente illuminate dalla luce artificiale e il limite minimo rispetto alla luminosità naturale nelle Alpi aumenterà dall’attuale 8% al 32%. Nelle città più illuminate, si parla invece di un incremento dall’odierno 1’020% al 2’050%.

L’inquinamento luminoso allo stato attuale.
La sostituzione di tutte le luci esterne con LED “freddi” porterebbe, rispetto al 2015, a un raddoppiamento della luminosità.
I LED a luce “fredda” sono poco più efficienti di quelli a luce “calda”.

 

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ETiConforma paper: Grazie ai LED anche nelle zone di montagna il cielo presto scomparirà

Stefano Klett
Vice-Presidente Dark-Sky Switzerland

L’importanza di salvaguardare il cielo stellato Al primo approccio, per rapporto ad altri problemi sembra un problema poco rilevante. Cosa, la luce inquina? Ma da quando in qua? Ma se la colonizzazione dei LED freddi continua, un aumento repentino dell’inquinamento luminoso, anche nelle zone meno colpite da questo fenomeno, sarà inevitabile. Il motivo è da ricercare dal fatto che i LED utilizzati oggi hanno una tonalità di luce molto fredda che tende verso il BLU. Il BLU si disperde più facilmente nell’atmosfera, proprio per questo motivo il cielo diurno è BLU. Di conseguenza la luce di queste lampade risulta visibile a centinaia di chilometri di distanza.

La luce ricca di BLU è assolutamente da evitare

Oltre ai problemi citati in precedenza, ci sono diversi studi che dimostrano che la maggior parte degli esseri viventi (uomo, animali e piante) sono molto più sensibili alla luce BLU e che sono parecchi i problemi creati alla natura dai LED freddi. Le mappe dell’inquinamento luminoso, mostrano: una (tinyurl.com/CHIL2015) la situazione dell’inquinamento luminoso nel 2015 (luminanza artificiale del cielo in rapporto a quella naturale) la seconda (tinyurl.com/CHIL2015LED) è una simulazione che mostra cosa succederebbe se dovessimo sostituire tutte le luci con LED freddi. Dalla simulazione si vede bene, che le zone con il cielo più buio nelle nostre montagne sparirebbero e che in tutte le zone si assisterebbe ad un aumento impressionante della luminanza del cielo.

Le città ticinesi sono le più luminose

Se si confrontano alcune città, sulla mappa dell’inquinamento luminoso Svizzera (www.darksky.ch/ti), si vede chiaramente che a parità di abitanti, le città ticinesi risultano essere più luminose che in svizzera tedesca. Confrontiamo Lugano a S. Gallo oppure Bellinzona e Locarno con Coira, la differenza è impressionante, ma questo vale per tutte le località. Sarebbe ora che anche in Ticino ci si impegnasse per fermare questo continuo aumento di luce inutile.

Quindi?

Quindi è assolutamente necessario che il cantone e i comuni impongano il rispetto delle “linee guida cantonali per la prevenzione dell’inquinamento luminoso” (2007) e della Norma SIA 491 (Società degli ingegneri e degli architetti). E che si imponga un utilizzo di LED caldi con temperature inferiore ai 3’000 K, come è del resto il caso per l’utilizzo dei LED per casa. Verificate personalmente il valore in “K (Kelvin)” delle lampadine che trovate nei supermercati, hanno una temperatura di 2’700 K, perché? Installare lampade LED calde anche per l’illuminazione esterna oggi è possibile

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Più sufficienza e meno efficienza – scegliere bene i LED

Bisogna dire che il progresso tecnologico fatto nei decenni è davvero notevole. Con la stessa potenza elettrica (W) presa dalla rete, si può produrre una quantità sempre maggiore di luminosità (Lumen), come mostra il seguente diagramma.

Il progresso tecnologico dei LED si riferisce al 2016. L’efficienza di queste nuove tecnologie è in continuo aumento. LED freddi sono più efficienti di quelli caldi ma disturbano maggiormente la natura.

Intanto alcune precedenti tecnologie vengono sostituite o il loro impiego vietato, poiché non sono più abbastanza efficienti per rispettare le strategie energetiche del legislatore.

RISPARMIARE ENERGIA?

Con i più recenti mezzi di illuminazione abbiamo a disposizione un ottimo strumento per risparmiare. Infatti i LED si possono “dimmare” (regolare) o, grazie all’elettronica intelligente, comandare quasi a piacimento, dunque le luci si possono abbassare o spegnere secondo necessità (“luce intelligente”).

SPRECO DI LUCE?

Nei grandi centri però, dove c’è molta richiesta di luce, la maggiore efficienza spesso ha come conseguenza che il numero dei punti luce rimane o addirittura aumenta, visto che con la stessa spesa si può avere più luce.

Inoltre se sono gli installatori e i produttori di corrente a scegliere le lampade, spesso finiranno con il preferire i LED freddi poiché più efficienti. (vedi sopra).

Dark-Sky Switzerland: “Quando si cerca la maggiore efficienza, spesso si dimentica che nello spettro dei LED bianchi la parte di blu è quella che maggiormente disturba l’ambiente. Appena svanisce la luce UV delle lampade a vapori di mercurio, rimane il fastidio per gli animali notturni come insetti e pipistrelli e anche per il sonno degli esseri umani, provocato da LED troppo efficaci. L’inquinamento luminoso raddoppia o addirittura triplica quando luci a vapori di sodio arancioni vengono sostituite da LED a spettro neutro bianco (secondo Fabio Falchi, 2016).”

LUCE LED CALDA RISPARMIA ABBASTANZA ENRGIA

Se capovolgiamo il diagramma e calcoliamo quanta energia impieghiamo se cambiamo tecnologia senza aumentare la quantità di luce, il bilancio sarà migliore sia per il portafoglio che per l’ambiente.

Se nella scelta dei LED diamo la preferenza a sorgenti luminose calde (≤3000K) si riduce una parte del blu dannoso e si perde al massimo il 2% dell’efficienza rispetto ad una lampada tradizionale a vapori di mercurio. Ancora meglio per la fauna e l’inquinamento luminoso sarebbe puntare su sorgenti luminose intorno ai 2000K (lampade a vapori di sodio e Amber LED).

PRINCIPIO DELLA SUFFICIENZA

Per la luce vale il principio: quella necessaria ma il meno possibile.
Se siamo soddisfatti del flusso luminoso, sia a livello normativo che come consumatori, non abbiamo bisogno di più luce. In questo modo, con ogni innovazione tecnologica il consumo di corrente può diminuire. Questo è ecologico, visto che viene prodotta solo l’energia realmente necessaria. In questo modo diminuiscono anche le energie grigie e le emissioni di CO2, la qualità del sonno aumenta, ritorna il piacere di ammirare il cielo stellato e la fauna e l’ecosistema (biodiversità) soffrono un po’ meno per lo smog luminoso.

RSI RETE UNO – Lugano è “troppo luminosa”

Lo sostengono i consiglieri comunali dei Verdi, secondo cui bisognerebbe seguire piani come quello di San Gallo

rsiLa luminosità di Lugano per alcuni è eccessiva, tra cui i consiglieri comunali dei Verdi, che in un’interrogazione lugano_illuminata_di_notteal Municipio hanno sottolineato come l’agglomerato produca molto più inquinamento luminoso rispetto ad altre città come San Gallo o Berna.

Le argomentazioni sono varie, dai costi troppo elevati previsti per l’illuminazione nel 2017, circa 2 milioni, al fatto che l’inquinamento luminoso può avere effetti negativi sulla salute delle persone, sull’inquinamento e anche sulla sicurezza.

“Chiediamo alla città di Lugano di riflettere sulla problematica dell’inquinamento luminoso e tentare di capire quali interventi possono essere fatti per ridurlo, in base anche ai numerosi esempi virtuosi presenti in Svizzera”, ha affermato il consigliere comunale Nicola Schoenenberger.

Le Aziende industriali di Lugano (AIL) sostengono invece che l’illuminazione della città sia appena stata risanata, in modo da ridurne le emissioni, e che durante le ore notturne gli impianti pubblici hanno un flusso ridotto.

» RSI – Lugano è “troppo luminosa”

 

Interrogazione dei Verdi al Municipio di Lugano

lugano_03Interrogazione a dei Verdi al Municipio di Lugano

 

2017-02-13_2017-01-31_lugano_interrogazione_845Cartina dell’inquinamento luminoso, comparazione tra Lugano, Berna e San Gallo

L’ inquinamento luminoso corrisponde alla dispersione diretta di luce artificiale al di fuori delle zone a cui essa è espressamente dedicata. Si tratta di luminosità misurabile, dispersa verso il cielo e quindi sprecata, i cui costi energetici siamo chiamati a pagare. Oltre al danno economico, l’illuminazione eccessiva e sbagliata provoca anche danni alla salute e all’ambiente.
L’ inquinamento luminoso prodotto dall’agglomerazione di Lugano (151mila abitanti) è maggiore di quello dell’agglomerazione di Berna (410mila abitanti). San Gallo (165mila abitanti), che ha dimensioni comparabili a Lugano, produce molta meno luce diffusa della nostra Città e risparmia quindi cifre notevoli provocando meno danni. (v. allegato – carta geografica sovrapposta alla luminosità del cielo, misurata da terra).
È difficile immaginare che sussista un reale bisogno di maggiore illuminazione per le necessità delle persone, aziende o attività ticinesi, rispetto alle città d’oltralpe. È altresì difficilmente ipotizzabile che la conformazione del territorio, la cultura, i frontalieri o altre peculiarità nostre possano giustificare il maggiore consumo di energia elettrica per l’illuminazione. Le esperienze fatte in diverse città dimostrano che, diminuendo la dispersione superflua di luce, è possibile risparmiare oltre il 40% di energia per l’illuminazione e quindi anche operare importanti risparmi sulla bolletta dell’elettricità (pagata in gran parte dai contribuenti).
L’illuminazione notturna è importante, indispensabile per la nostra società. Ma l’illuminazione diventa inquinamento luminoso quando si illumina troppo e/o si illumina male.

Implicazioni per la SICUREZZA

L’illuminazione eccessiva e/o mal posizionata rappresenta – paradossalmente ma comprovatamente – un rischio per la sicurezza. La luce che abbaglia il conducente di un automezzo, invece di illuminare il campo stradale e eventuali pedoni e ciclisti, causa una maggiore incidenza di incidenti stradali. Strade, piazze e parchi gioco illuminati costantemente, permettono a criminali e vandali di agire con comodità e senza farsi notare. È stato dimostrato che strade residenziali con illuminazione tramite rilevatore di movimento sono meno soggette a furti e che gli atti di vandalismo in comparti urbani sono diminuiti quando è stata spenta o ridotta l’illuminazione. Infatti la sicurezza aumenta con accorgimenti mirati come i sensori di movimento.

Implicazioni per l’AMBIENTE

Le prime vittime dirette dell’inquinamento diretto sono innumerevoli specie animali e – anche se in minore misura – la vegetazione, soprattutto gli alberi urbani. Uccelli migratori possono perdere l’orientamento e aumentano gli schianti con edifici illuminati, la fauna urbana subisce effetti negativi sulla riproduzione e sull’equilibrio ormonale. I pipistrelli, voraci divoratori di zanzare, disertano le zone troppo illuminate. Un caso interessante è la qualità dell’acqua di fiumi e laghi. Dove le rive sono illuminate, vengono inibiti i micro-organismi che normalmente depurano l’acqua, e le acque tendono a diventare più torbide e sporche.

Implicazioni per la SALUTE

L’inquinamento luminoso può provocare alterazioni al bioritmo degli esseri umani. Il ritmo circadiano, definito dall’alternanza del ritmo biologico tra giorno e notte, può risultare disturbato, con conseguenti incidenze maggiori di depressione, diabete, obesità, depressione del sistema immunitario, insonnia e miopia precoce.
L’inquinamento luminoso comporta ripercussioni economiche, ecologiche, di sicurezza stradale, culturali (perdita della cultura legata al cielo e agli astri), scientifiche (impedimento di osservazioni astronomiche).

Ulteriori informazioni sono disponibili su: www.darksky.ch/ti/.

Chiediamo al Municipio:

  1. A quanto ammonta il costo annuo dell’energia elettrica per l’illuminazione pubblica del Comune?
  2. È in grado di quantificare o per lo meno descrivere i costi esterni (salute, sicurezza, ambiente) provocati dall’inquinamento luminoso sul territorio comunale?
  3. In che modo sta tenendo conto dell’inquinamento luminoso, quali misure sta prendendo, con quali tempistiche e costi? Quanto prevede di poter risparmiare applicando misure di mitigazione dell’inquinamento luminoso come ad esempio quelle adottate da diversi comuni argoviesi (che riducono l’illuminazione tra l’una di notte e le cinque di mattina)?
  4. Nello specifico: il Municipio sta preparando un regolamento (o ordinanza) che renda vincolanti le linee guida cantonali e la norma SIA 491?
  5. Il Municipio sarebbe disposto a realizzare un piano della luce cittadino, onde quantificare e descrivere il fenomeno dell’inquinamento luminoso in Città? Un tale piano potrebbe rientrare in una strategia di risanamento?
  6. La tecnologia LED permette importanti risparmi energetici. Tuttavia alcuni tipi di lampade non sono prive di controindicazioni. il Municipio è al corrente degli aspetti problematici della tecnologia LED (onde evitare interventi in buona fede ma basati su informazioni non approfondite)? Il Comune tiene conto dei problemi legati al colore della luce e LED con alta emissione di luce blu rispettivamente con temperatura di colore superiore ai 3’000 K?
  7. Oltre alle misure che il Comune può attuare sugli impianti di illuminazione propri, cosa può intraprendere per ridurre l’inquinamento luminoso da parte dei privati? Può e intende agire sulle vetrine illuminate tutta la notte, gli uffici, le facciate di palazzi e le pubblicità, almeno nei casi dove è evidente che la riduzione della luce non causa alcun danno all’azienda? In alternativa, sarebbe possibile applicare delle tariffe maggiorate per consumi che superano un ragionevole bisogno?

Ringraziando per le risposte, salutiamo cordialmente,
Consiglieri comunali
Melitta Jalkanen
Nicola Schoenenberger
Fausto “Gerri” Beretta Piccoli
I Verdi

31.1.2017 » “Interrogazione al Municipio di Lugano”