La Regione – Inquinamento luminoso, nasce la sezione ticinese di Dark-Sky Switzerland

Lotta all’inquinamento luminoso, è nata la sezione ticinese di Dark- Sky Switzerland.

Le fonti di luce artificiale, sottolinea preoccupata l’associazione in un comunicato, sono in costante aumento: « Purtroppo gran parte delle emissioni di luce viene inviata verso il cielo o verso oggetti che non necessitano di alcuna illuminazione » . Questo fenomeno « viene definito “ luce spazzatura” o inquinamento luminoso » . L’alone formato dalla luce spazzatura degli agglomerati « è ben visibile a chilometri di distanza » . L’inquinamento luminoso, sostiene la Sezione Tici- no di Dark- Sky Switzerland, comporta conseguenze negative sul piano economico ( « Il 40% dell’illuminazione è sprecato » ) , su quello ecologico ( « Prendiamo come unico esempio quello degli uccelli migratori: circa 2/ 3 di questi volatili si sposta di notte; per orientarsi utilizza anche le stelle e pertanto è disturbato dai fasci luminosi rivolti verso il cielo » ) , per la sicurezza stradale ( « Talvolta i corpi luminosi posti ai bordi delle strade abbagliano e causano un restringimento della pupilla diminuendo notevolmente la visibilità stradale » ) , sul piano culturale ( « Ci stiamo isolando dall’universo: oggi risulta estremamente difficoltoso ammirare la bellezza del cielo dagli agglomerati urbani » ) , a livello scientifico ( « Gli astronomi hanno sempre più difficoltà nell’osservazione del cielo » ) . È poi un luogo comune, aggiunge l’associazione, credere che i malviventi girino alla larga dalle case illuminate: « Nessuna correlazione è mai stata dimostrata tra riduzione del crimine e livello di illuminazione privata o pubblica » . Si sono avute invece indicazioni contrarie: « Vi è stata una crescita di vandalismi in parchi o aree rurali dopo l’installazione di impianti d’illuminazione. Spesso le luci installate sono mal disposte e addirittura abbaglianti per lo stesso proprietario, mentre creano zone d’ombra in cui il delinquente ha maggiori possibilità di nascondersi » . Ovviamente l’associazione non chiede di spegnere tutte le luci e di ottenere quindi l’oscurità assoluta: esistono però tecniche di illuminazione e lampade particolari che consentono di ridurre « drasticamente l’inquinamento luminoso » . Per saperne di più la sezione ticinese di Dark Sky, sostenuta fra gli altri dalla Società astronomica ticinese, ha un sito Internet: www.darksky.ch/TI. Per contattare l’associazione ( responsabile Stefano Klett ): Dark-Sky Switzerland Sezione Ticino, casella postale 316, 6528 Camorino ( ti@nulldarksky.ch).
Rivedremo le stelle?

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