Interrogazione in Gran Consiglio – Illuminazione inopportuna al Motto della Croce

È stata presentata in Gran Consiglio dall’Onorevole Francesco Cavalli un’interrogazione riguardante l’illuminazione inopportuna al Motto della Croce. Infatti malgrado la pubblicazione delle direttive UFAFP e la Mozione presentata in precedenza il patriziato di Daro ha provveduto ad illuminare il Motto della Croce. Ricordo che il Motto della Croce si trova in mezzo al bosco in una zona naturale

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Interrogazione


numero 129.06
data 6 giugno 2006
presentata da Francesco Cavalli


Illuminazione inopportuna al Motto della Croce

Nei prossimi giorni sarà inaugurato l’impianto di illuminazione del Motto della Croce sopra Bellinzona, realizzato dal Patriziato di Daro. Si tratta dell’ennesimo inutile deturpamento del cielo notturno che sta diventando sempre meno visibile.

Anche l’Ufficio federale dell’ambiente ha pubblicato, nel dicembre 2005, uno studio molto dettagliato nel quale si formulano alcune raccomandazioni ai Cantoni proprio per limitare il proliferare delle illuminazioni palesemente non necessarie o che causano un aumento dell’inquinamento luminoso. L’impianto del Motto della Croce rientra senza dubbio in questa categoria.

Mi risulta che il Municipio di Bellinzona ha concesso la licenza di costruzione, senza porre nessuna condizione particolare, il 31 marzo 2006, ossia tre mesi dopo la pubblicazione delle raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente. Trattandosi di un impianto realizzato fuori zona edificabile avrebbe dovuto ottenere anche un’autorizzazione cantonale.

Ricordando che sul tema ho già inoltrato, lo scorso 23 gennaio 2006, una mozione, che spero possa venir evasa ancora prima della fine della corrente legislatura, sottopongo al Consiglio di Stato le seguenti domande:

1. per l’impianto di illuminazione del Motto della Croce è stata concessa un’autorizzazione cantonale? Quando e in che termini? Si è tenuto conto delle raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente?

2. Come mai per impianti di questo genere le concessioni sono date con tanta facilità senza mai tenere minimamente in considerazione anche il problema dell’inquinamento luminoso?

FRANCESCO CAVALLI

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