LaRegione – ‘Una strategia contro l’inquinamento luminoso’

map_01Locarno, mozione dei consiglieri comunali Plr Alex Helbling e Fabio Chiappa Proposte misure di lotta allo spreco energetico a livello pubblico e privato

Con una mozione inoltrata negli scorsi giorni, i consiglieri comunali Plr di Locarno Alex Helbling e Fabio Chiappa chiedono al Municipio di « elaborare una strategia per ridurre sensibilmente l’inquinamento luminoso su tutto il territorio cittadino, adottando tutte quelle misure tecnico-giuridiche e pianificatorie di sua competenza (preventive e di risanamento) atte a ridurre sensibilmente gli sprechi nell’illuminazione pubblica e in quella privata senza con questo però dover ridurre l’illuminazione necessaria (divieto d’installare skybeamer e di proiettori laser pubblicitari verso il cielo, adozione di sistemi di controllo nell’ambito delle domande di costruzione ecc. ». Ciò, secondo i due consiglieri « dovrebbe consentire di ridurre l’attuale stato d’inquinamento luminoso e con questo anche lo spreco energetico, rientrando entro parametri accettabili secondo quanto previsto dall’ Ufficio federale competente e dal Dipartimento del Territorio ».

Nell’ampio testo della mozione, Helbling sottolinea fra l’altro di aver aderito alcuni anni fa all’associazione svizzera di Dark-Sky //www.darksky.ch// che si occupa attivamente in molti Stati degli effetti sgradevoli causati dall’inquinamento luminoso sull’uomo e sull’ ambiente che lo circonda, con il preciso obiettivo di sensibilizzare autorità e opinione pubblica proponendo correttivi in merito. « Infatti anche a Locarno – aggiunge – questo fenomeno è purtroppo ben presente e la scriteriata illuminazione di anno in anno sempre maggiore di piccole e grandi installazioni private e pubbliche proiettata verso il cielo, a volte anche inutile, mi ha purtroppo costretto da alcuni anni a riporre in soffitta, in attesa di tempio migliori, il telescopio. Infatti si illumina male sprecando inutilmente energia e provocando una enorme illuminazione diffusa come ben possiamo rilevare dalla mappa di Dark-Sky Ticino /www.darksky.ch/TI/che allego alla mozione. Purtroppo, come già affermato, questo fenomeno è in continuo aumento, e se non riusciremo a mettere un freno, di questo passo ben presto non riusciremo più a distinguere il giorno dalla notte».

I due consiglieri rilevano che « fra qualche settimana anche gli addobbi natalizi notturni faranno la loro comparsa, fortunatamente solo per un breve periodo, ma ogni anno sono in aumento soprattutto tra privati che fanno a gara per illuminare al meglio gli esterni delle loro abitazioni, anche perché in questo settore si è scoperto una bella nicchia di mercato. Questo non farà che aumentare in maniera esponenziale l’attuale inquinamento luminoso alle nostre latitudini, già di per sé molto elevato.Una sproporzionata illuminazione privata di centri commerciali e giardini privati, la cattiva e continuata illuminazione di monumenti durante tutta la notte che partono dal basso, l’illuminazione abbagliante di strade e piazze pubbliche sproporzionate alle vere necessità, l’imperversare di fasci luminosi indirizzati verso il cielo durante particolari eventi come richiamo visivo ecc. ecc. contribuiscono sensibilmente a creare l’inquinamento luminoso notturno ». E aggiungono che non sempre un’illuminazione a giorno contribuisce a migliorare la sicurezza delle persone: anzi, grazie appunto alla formazione di coni d’ombra, molte volte è più facile per i mal intenzionati nascondersi (vedi Rotonda di Piazza Castello). La situazione dell’inquinamento luminoso dei grossi centri urbani è assai preoccupante: Coldrerio e Lugano si sono già dotati o si stanno dotando di validi strumenti per arginare il fenomeno, mentre anche il Cantone finalmente si sta muovendo. Locarno con i Comuni limitrofi conta circa 35’000 abitanti e produce un inquinamento luminoso due volte maggiore rispetto all’agglomerato di Lucerna con 200’000 abitanti. Nella mozione vien poi posto l’accento sugli aspetti sociali ed economici importanti che il fenomeno comporta. Dallo spreco energetico (almeno il 40% dell’energia usata per l’illuminazione notturna è infatti buttata alle ortiche e rappresenta uno spreco insostenibile dal profilo economico-ambientale) ai danni sull’uomo e sull’ambiente: alterazioni per la flora (crescita e sviluppo) e la fauna (disorientamento degli uccelli ecc.). Sono inoltre sempre più numerose le persone soggette a disturbi del sonno per le conseguenti alterazioni ormonali e con difficoltà sempre maggiori nel mantenere in equilibrio il bioritmo, e questo purtroppo ad iniziare già dalla tenera età. Anche certi fenomeni di miopia possono essere correlati. Non sono da meno le difficoltà per i voli degli elicotteri della Rega durante interventi di salvataggio, dove troppo spesso a causa del forte inquinamento luminoso il pilota, dotato di speciali strumenti ottici ad infrarossi per il volo notturno, resta accecato nella fase di sorvolo dell’agglomerato urbano poco prima di iniziare la procedura di appontaggio sul tetto dell’Ospedale della Carità. Per invertire questo stato di cose l’Ufficio federale dell’ambiente ha pubblicato delle raccomandazioni all’indirizzo delle autorità esecutive per prevenire emissioni luminose inutili ed eccessive, senza con questo dover rinunciare alle comodità e alla sicurezza, secondo il principio “illuminare solo dove ciò corrisponde ad un bisogno effettivo degli esseri umani”. Ecco perché anche il Dipartimento del Territorio si sta finalmente occupando seriamente del problema. In concreto significa: valutare la necessità di una data illuminazione; adottare misure tecniche di illuminazione a basso consumo che consentano di concentrare la luce nei luoghi dov’è necessaria e utile; orientare l’illuminazione in modo utile, economico e intelligente.

» 2007-11-03 LaRegione (pdf)