LaRegione: Locarno, accolta la mozione di Alex Helbling e Fabio Chiappa (Plr)

È stata accolta sia dalla Commissione piano regolatore sia dal Municipio la mozione con la quale i consiglieri comunali Alex Helbling e Fabio Chiappa (Plr) hanno chiesto l’adozione di misure per ridurre l’inquinamento luminoso a Locarno.

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Secondo il Municipio, «il principio di una valutazione di questa tematica anche alle nostre latitudini, con la dovuta proporzione all’importanza del fenomeno, va senz’altro sostenuto, e ciò a maggior ragione se si pon mente a quanto recentemente operato dalla Città nel campo dello sviluppo sostenibile, in particolare con l’adesione all’Associazione “Città dell’energia” avvenuta nell’estate del 2007, ed il successivo avvio dei lavori della fase A della relativa certificazione, intrapresa con la consulenza di Svizzera Energia per i Comuni ed il supporto del gruppo di esperti per l’energia della Commissione municipale per l’ambiente». Tale indirizzo di politica energetico-ambientale troverà una sua codifica nella legislazione comunale, attraverso specifiche indicazioni nel Regolamento comunale. In occasione della citata fase A di certificazione, l’analisi dei vari temi con incidenza energetica si è pure concentrata sul capitolo dell’illuminazione pubblica, in stretta collaborazione con la Ses. In questo senso – rende noto il Municipio – è stata ad esempio ribadita l’attuale prassi nel prevedere la sistematica sostituzione delle lampadine mediante elementi a basso consumo, approfittando dei periodici interventi di manutenzione. «La proposta di regolamentazione delle insegne luminose (spegnimento a partire da una certa ora della notte) – aggiunge – può rientrare pure essa in questo contesto, ritenuto comunque come si riferisca più particolarmente all’illuminazione privata, ed una sua gestione nel senso auspicato vada necessariamente predisposta attraverso la modifica di norme esistenti o l’istituzione di nuove basi giuridiche, secondo un’analisi che il Municipio provvederà ad effettuare. Questo approfondimento potrebbe tuttavia anche condurre a concludere che una simile limitazione non è concretamente proponibile».

L’Esecutivo ritiene che «la proposta di elaborare un piano dell’illuminazione va relazionata ai contenuti del piano del paesaggio, piano generale che dovrà completare la revisione del Pr .È infatti in tale sede che potranno essere valutati gli eventuali potenziali conflitti a livello di inquinamento luminoso. È evidente che occorre essere coscienti che nella misura in cui il piano dovesse contemplare degli investimenti importanti per la sua attuazione, gli stessi dovranno essere confrontati con l’oggettiva disponibilità finanziaria del Comune. Il Municipio ritiene infine doveroso sottolineare come vada attribuito un ruolo di primaria importanza ad un’adeguata illuminazione nel concetto di sicurezza per i cittadini».

Non ha trovato il consenso né del Municipio né della Commissione piano regolatore invece la mozione del consigliere comunale Mauro Belgeri (Ppd) concernente la revisione del Piano regolatore e l’istituzione di zone di pianificazione e blocco edilizio. Il Municipio ritiene che le proposte di Belgeri siano «com- plesse dal profilo formale, materiale e procedurale» e propone invece di aderire alle conclusioni della Commissione, nel senso di effettuare una valutazione della lista di beni culturali che l’Autorità cantonale sottoporrà al Comune una volta terminati i lavori di indagine quale proposta di tutela locale, in vista dell’istituzione di un eventuale vincolo pianificatorio.

Miglior rispondenza ha invece avuto la mozione con la quale Mauro Belgeri chiedeva di elaborare ed adottare un regolamento per il verde pubblico e privato e la nomina di una commissione speciale. Il Municipio propone di aderire alle conclusioni del rapporto commissionale, nel senso di portare a termine l’allestimento del nuovo Piano del paesaggio del Piano regolatore le cui norme di attuazione si soffermeranno pure sulla gestione del verde cittadino. Per contro, viene ritenuta inopportuna l’istituzione di una commissione speciale da parte del Consiglio comunale, ritenuta l’esistenza di strumenti già in vigore e di altri nuovi in divenire.

2009-03-14 LaRegione (pdf)