Luca Giordano: Inquinamento luminoso, ma cos’è ?

Dal periodico PRL: Info News Info Porta Sud

infonewsportasudL’illuminazione artificiale degli ambienti esterni è ormai da anni parte integrante del nostro modo di vivere.

giordanoPurtroppo le crescenti emissioni luminose e il fatto che molta luce non sia indirizzata dove effettivamente serve provocano inquinamento luminoso, con le conseguenti ripercussioni ambientali e culturali, e costituiscono uno spreco di energia.

Basti pensare che le diverse esperienze di ottimizzazione d’illuminazione pubblica, in diverse città Svizzere, hanno portato a risparmi nell’ordine del 40%!

L’illuminazione è elemento fondamentale del microclima in quanto concorre al benessere degli ambienti di vita e di lavoro. La luce, infatti, ricopre un ruolo importante per vista, sfera psichica, azione antibatterica e antianemica.

Un uso scorretto di illuminazione può provocare nella persona danni talvolta irreversibili: cefalea, bruciore agli occhi e disturbi della vista a causa dell’istintivo avvicinamento all’oggetto con illuminazione scarsa; vertigini, cefalea, lacrimazione, visione abnorme o diminuzione della vista in caso di intensa illuminazione.

Esiste inoltre il fenomeno dell’abbagliamento il quale può essere provocato dalla sorgente luminosa per azione diretta, o da superfici fortemente riflettenti per azione indiretta. Un tipico esempio è la chiesa di San Martino aCamorino ma lo stesso problema si ripresenta anche nel Luganese e nei nostri Quartieri in particolare sul Pian Scairolo. Parliamone di grazia !

2014-07 Infoportasud pag3

 

La Regione: ‘Spegnete le Alpi’

Fare luce non sempre è buona cosa. Tant’è vero che c’è chi difende la natura dall’eccessiva illuminazione artificiale, come l’associazione Dark-Sky Switzerland.

jungfrau-article52_1_largeUn’organizzazione non-profit impegnata a sensibilizzare semplici cittadini e autorità al corretto utilizzo della luce artificiale, in armonia con l’uomo e la natura, a favore della conservazione della biodiversità, dell’ambiente naturale e dell’utilizzo mirato delle risorse. Ed è stata la sezione ticinese di DarkSky Switzerland a lanciare pochi giorni fa una petizione, aperta a tutti, a tutela dello spazio alpino. “Per la preservazione della notte nello spazio alpino” è già stata sottoscritta da oltre 2’000 persone, un successo insperato per gli stessi promotori, che sperano di poter incrementare ulteriormente le adesioni. Le firme raccolte saranno poi inviate al Consiglio federale, per il tramite della consigliera federale Doris Leuthard, chiedendo che le illuminazioni vengano regolamentate. “Dark-Sky Switzerland è seriamente preoccupata del continuo aumento delle illuminazioni nelle Alpi – si legge nel comunicato stampa inviato ai media –. Sempre più spesso, a scopo turistico e scenografico, vengono inquinate, tramite radiazioni elettromagnetiche di luce, intere zone naturali”. Immagini, informazioni e la petizione si trovano sul sito internet www.darksky.ch/petizione , in cui si legge come “i danni che la luce provoca alla natura sono ormai comprovati dalla scienza: problemi di salute, problemi alla flora e alla fauna, perdita del cielo stellato”. Con la petizione si chiede al governo federale di applicare per legge la norma 491 Sia (Società svizzera degli architetti ed ingegneri), che prevede un utilizzo sostenibile della luce evitando le emissioni inutili e senza sacrificare quelle utili.

2014-05-05 La Regione

 

COMUNICATO STAMPA: Petizione Dark-Sky Switzerland: Prima tappa raggiunta in 3 giorni!

In più di 1’000 hanno firmato la petizione, la raccolta firme continua “Vogliono irradiare di luce le Alpi: fermiamoli! LASCIAMO CHE LA NATURA POSSA DORMIRE IN PACE!“ Questo è lo slogan della petizione internazionale, che è partita dalla sezione ticinese di Dark-Sky Switzerland, e che sta avendo un gran successo.

Comunicato Stampa

30.04.2014

A tutti gli organi di informazione, pregandovi di pubblicare quanto segue.

Petizione Dark-Sky Switzerland: Prima tappa raggiunta in 3 giorni! In più di 1’000 hanno firmato la petizione, la raccolta firme continua

Une illumination coloree est visible au sommet de la montagne "aiguille de la Tza" lors d'un test du "Projet Etoile: 13 etoiles au sommet" ce mardi soir 26 novembre 2013 a Arolla en Valais. Ce projet est un des projets qui vont marque les festivites des 200 ans de l'entree du Valais dans la Confederation Suisse en 2015. (KEYSTONE/Jean-Christophe Bott)

“Vogliono irradiare di luce le Alpi: fermiamoli!
LASCIAMO CHE LA NATURA POSSA DORMIRE IN PACE!“

Questo è lo slogan della petizione internazionale, che è partita dalla sezione ticinese di Dark-Sky Switzerland, e che sta avendo un gran successo.

Avevamo pianificato di raccogliere 1’000 firme entro estate ed invece abbiamo raggiunto l’obbiettivo in 3 giorni.

Questo dimostra una buona sensibilità contro l’utilizzo sconsiderato della luce.

La raccolta firma continua sul sito http://www.darksky.ch/petizione

Persona di riferimento per la Svizzera di lingua italiana:

Stefano Klett
vice presidente Dark-Sky
stefano.klett(at)darksky.ch
076 – 693 31 13

2014-04-30-it

 

COMUNICATO STAMPA: Petizione: «Per la preservazione della notte nello spazio alpino»

Vogliono irradiare di luce le Alpi: fermiamoli! LASCIAMO CHE LA NATURA POSSA DORMIRE IN PACE!

Comunicato Stampa

27.04.2014

Une illumination coloree est visible au sommet de la montagne "aiguille de la Tza" lors d'un test du "Projet Etoile: 13 etoiles au sommet" ce mardi soir 26 novembre 2013 a Arolla en Valais. Ce projet est un des projets qui vont marque les festivites des 200 ans de l'entree du Valais dans la Confederation Suisse en 2015. (KEYSTONE/Jean-Christophe Bott)

A tutti gli organi di informazione, certi del loro sostegno.

Vogliono irradiare di luce le Alpi: fermiamoli! LASCIAMO CHE LA NATURA POSSA DORMIRE IN PACE!

Petizione: «Per la preservazione della notte nello spazio alpino»

Dark-Sky Switzerland* è seriamente preoccupata del continuo aumento delle illuminazioni nelle Alpi. Sempre più spesso, a scopo turistico e scenografico, vengono inquinare, tramite radiazioni elettromagnetiche di luce, intere zone naturali.

A questo scopo, Dark-Sky Switzerland, lancia una petizione rivolta al Governo svizzero, tramite la Consigliera federale Doris Leuthard, in modo che queste illuminazioni vengano finalmente regolamentate.

La sottoscrizione alla petizione è aperta a tutti.

Aiutateci a difendere la natura nelle Alpi, impediamo che questo scempio possa continuare.

Le fotografie di cosa stanno facendo alle Alpi come tutte le indicazioni sulla Petitione sono disponibili sul sito: www.darksky.ch/petizione

Questa Petizione è supportata ufficialmente da varie associazioni, tra le quali:

  • Società Astronomica Svizzera
  • International Dark-Sky Assiciation
  • Cielobuio
  • Società Astronomica Ticinese
  • Mountain Wilderness

Per sapere chi sono le personalità che supportano questa petizione, seguiteci sul sito della petizione: http://www.darksky.ch/petizione

Persona di riferimento per la Svizzera di lingua italiana: Stefano Klett vice presidente Dark-Sky stefano.klett@nulldarksky.ch 076 – 693 31 13

* Promotore della petizione: Dark-Sky Switzerland (DSS) è una organizzazione non-profit che fornisce informazioni per un corretto utilizzo della luce artificiale, in armonia con l’uomo e la natura. Il suo impegno è la conservazione della biodiversità, l’ambiente naturale e un uso mirato delle risorse.

www.darksky.ch

2014-04-27 Comunicato Stampa

 

Norma SIA 491 disponibile in italiano

La Norma SIA 491 “Prevenzione delle emissioni di luce esterne inutili” è ora disponibile in italiano.

siaGrazie volontà della nostra associazione (Dark-Sky Switzerland sezione Ticino), la norma SIA 491 (SIA=società svizzera degli ingegneri e architetti) è stata tradotta in Italiano.

La traduzione della norma è stata curata dall’istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito (ISAAC) della SUPSI in collaborazione con la sezione Ticino di Dark-Sky Switzerland.

File:

i491_2013_i (pdf)

La Norma SIA 491 è disponibile presso lo shop online della SIA: http://shop.sia.ch/normenwerk/ingenieur/sia%20491/i/D/Product

CAS / SAC : Risposta aperta alla sua presa di posizione

Gentile signor Ulrich Delang, in risposta alla sua presa di posizione pubblicata su “Le Alpi” del 12/2013 la invito a riflettere sui seguenti punti:


ITALIANO


cas-logo_itOggetto: Risposta aperta alla sua presa di posizione

chamanna_coaz_i_pGentile signor Ulrich Delang,

in risposta alla sua presa di posizione pubblicata su “Le Alpi” del 12/2013 la invito a riflettere sui seguenti punti:

  1. Non è una questione di quanto tempo le capanne vengano illuminate, è proprio il concetto di promuovere la luce in zone naturali che non va! Non ci basta inquinare le zone urbane, adesso dobbiamo andare ad inquinare nel bel mezzo delle Alpi?
  2. Non è impedendo l’accesso agli elicotteri e utilizzando energie rinnovabili che si risolve il problema dell’inquinamento luminoso provocato. Il disturbo alla fauna e alla flora avviene tramite le radiazioni elettromagnetiche della luce, anche se essa viene emessa per breve tempo.
  3. Oltre al disturbo, la diffusione da parte del CAS delle foto delle capanne illuminate fa credere che l’illuminazione sulle cime sia una cosa giusta da fare. La conferma è già arrivata dal Canton Vallese, che per festeggiare i 200 anni di appartenenza alla Confederazione elvetica vuole illuminare 13 vette d’inverno e 26 vette d’estate. Procedendo su questa strada sarà sempre peggio, le montagne non saranno più zone quiete. Basta avere l’occasione, un po’ di soldi ed energia da buttare perché tutto venga tollerato, malgrado che questo sia in contrasto con il vigente divieto legislativo (Legge sulla protezione dell’ambiente, LPAmb – SR 812.01: Art. 1, Art. 7, Art. 11).
  4. La cosa grave è che sia il CAS stesso a promuovere un’iniziativa anti ecologica. Ero convinto che il CAS volesse promuovere l’ambiente. Queste iniziative vanno a vanificare sforzi effettuati da altre parti per preservare l’ambiente.
  5. Sarebbe stato bello che il CAS si fosse occupato di sensibilizzare i propri soci sulle bellezze che la zona alpina spontaneamente ci offre. Per esempio, promuovendo l’osservazione delle vette che si illuminano in modo naturale all’alba e al tramonto e l’osservazione del cielo stellato. Sarebbe veramente stato bello creare degli eventi in collaborazione con le svariate associazioni astrofile svizzere.

La invito a riflettere su queste considerazioni concrete e spero che un giorno il CAS possa illuminarsi interiormente per capire le conseguenze di queste azioni che poco hanno a che fare con la natura.
Cordiali saluti

Stefano Klett

Termine, il 7 febbraio 2014

2014-02-07_cas__risposta_aperta_alla_sua_presa_di_posizione

2013-13-01_alpi_lb_2013_12_i