RSI RETE2 – Settimana internazionale del cielo buio Questa storia ha inizio nel 2003 quando una studentessa americana, Jennifer Barlow (che all’epoca aveva 15 anni) suggerì di dedicare ogni anno una notte all’oscuramento delle luci esterne per consentire alle persone di ammirare il cielo “Voglio che le persone possano vedere la meraviglia del cielo notturno senza gli effetti dell’inquinamento luminoso. L’universo è la nostra visione del passato e del futuro. Voglio contribuire a preservare la sua meraviglia” Più di un anno dopo, la National Dark Sky Week, fu osservata per la prima volta in tutti gli Stati Uniti e nell’aprile 2003 fu deciso di dar vita ufficialmente alla settimana internazionale del cielo scuro (International Dark Sky Week) che quest’anno si celebra a partire da lunedì 21 aprile. La settimana del cielo scuro è un evento mondiale che richiama l’attenzione sull’inquinamento luminoso e le sue conseguenze, promuove soluzioni semplici per mitigare il problema e celebra la grandiosa bellezza di una notte naturale. Ne parleranno con Alessandra Bonzi Stefano Klett, responsabile per la Svizzera Italiana di Dark-Sky Switzerland, Chiara Scandolara ornitologa per FICEDULA e Marzia Mattei, biologa e resp. del Centro protezione Chirotteri Ticino. https://www.darksky.ch/dss/wp-content/uploads/2025/04/2025-04-21-Settimana_internazionale_del_cielo_buio-c.mp3 Articolo RSI originale
Visita alla Centrale di Pompaggio di Limmern nel Canton Glarona, il 25. Maggio 2025 Iscrizione entro il 9 maggio 2025 Bitte lasse dieses Feld leer. Persona/e Selezionare Arrivo in treno, ho bisogno di un passaggio in autoArrivo con auto privata in caso di auto, con posti liberi per altri ospiti Partecipazione al pranzo al ristorante Tödi Nome Cognome Telefono per richieste e-Mail per richieste Piccole clausole: Scarpe comode Età minima Divieto di fumare No pacemaker Non toccare le macchine. Animali non ammessi
Invito all’assemblea generale 2025 Vi invitiamo all’assemblea generale della nostra associazione, che si terrà il 13 marzo alle ore 19 a Olten, presso il Kurs- und Seminarzentrum Sälihof (a sinistra del Coop, Sälihof A, Riggenbachstrasse 8, 4600 Olten). Per raggiungerlo dalla stazione, dirigetevi verso il binario 12, uscita «Bildungsstadt», proseguite verso sud e seguite il percorso giallo sulla mappa. seguite il percorso giallo sulla mappa Al termine dell’assemblea, ma prima dell’aperitivo, Reto Marty, pianificatore illuminotecnico e membro di DarkSky Switzerland, ci parlerà della sua passione per l’oscurità nel Basso Engadina. Presenterà, in tedesco, il “Piano Luce Scuol” e gli sforzi per proteggere il cielo stellato in questa regione. Ardez, Reto Marty, pianificatore illuminotecnico Ordine del giorno 1. benvenuto 2. elezione degli scrutatori 3. verbale dell’Assemblea generale del 18 aprile 2024 4. conti annuali 2024 e relazione dei revisori 5. budget 2025 6. relazione annuale del presidente e del comitato esecutivo 7. scarico del comitato 8. conferma del comitato (Eliott Guenat, Déborah Sangsue, Martin Rais) 9. conferma del secondo revisore dei conti (Jörg Güttinger) 10. Modifica delli statuti (introduzione di sezioni) 11. proposte dei soci 12. prospettiva annuale 13. varie
Meridiana: Come si misura l’inquinamento luminoso Sul numero 292 di Meridiana, periodico della Società Astronomica Ticinese è stato pubblicato (da pagina 26) un articolo di Stefano Klett sulle tecniche di misura dell’inquinamento luminoso. Qui potete scaricare il numero intero
DarkSky Switzerland dice SÌ all’Iniziativa biodiversità Aria fresca, acqua pulita, cibo sano e benessere: tutto ciò è garantito da una natura sana e diversificata. In Svizzera, però, la biodiversità è gravemente minacciata. La buona notizia: l’Iniziativa biodiversità crea le premesse per invertire la tendenza. La protezione della natura non è incompatibile con un suo utilizzo, come dimostrano numerosi esempi. In qualità di organizzazione sostenibile dell’Iniziativa biodiversità, DarkSky raccomanda di votare SÌ il 22 settembre. Non sono solo i promotori dell’Iniziativa biodiversità a sottolineare che la crisi della biodiversità nel nostro Paese è particolarmente acuta. A sostenerlo ci sono anche il mondo scientifico, la Confederazione, i Cantoni, i Comuni, diverse associazioni economiche e di altro tipo e alcune voci nel mondo agricolo: la biodiversità in Svizzera è gravemente minacciata. In cifre: più di un terzo di tutte le specie animali e vegetali indigene è in pericolo o già estinto. La metà degli ambienti naturali è minacciata. Anche i nostri splendidi paesaggi e insediamenti caratteristici, che fanno parte della nostra identità, sono sempre più sotto pressione. Sono urgentemente necessarie misure efficaci per proteggerli! L’Iniziativa biodiversità, che sarà sottoposta a votazione popolare il 22 settembre, è di fondamentale importanza per la protezione della natura. In gioco c’è nientemeno che la protezione delle nostre risorse vitali. L’Iniziativa biodiversità garantisce che Confederazione e Cantoni designino aree protette, risanandole e gestendole poi in maniera professionale. Devono inoltre garantire a lungo termine le superfici necessarie alla biodiversità nella qualità necessaria. Ciò significa anche che devono mettere a disposizione le risorse finanziarie e umane indispensabili a tal scopo. L’iniziativa obbliga pertanto Confederazione e Cantoni ad agire. Tuttavia, non emana alcuna normativa per privati, proprietari di terreni, gestori o aziende. La formulazione nel testo dell’iniziativa riguardo a “superfici, mezzi e strumenti necessari” è volutamente generica e non quantifica le risorse finanziarie né tantomeno le superfici. La formulazione comprende: superfici di insediamento e corsi d’acqua, nonché boschi, terreni utilizzati a scopo agricolo e terreni non utilizzati; sia risorse umane che finanziarie; ed infine strumenti per preservare efficacemente la biodiversità, per sostenere i Cantoni in queste misure e per poter compensare le prestazioni a favore della biodiversità. Selvicoltori, agricoltori e altri attori che attuano misure per la biodiversità devono essere compensati per questo sforzo. Alla luce dell’enorme valore che la biodiversità ricopre per noi tutte e tutti, questi soldi sono ben spesi. Secondo l’istituto di ricerca Agroscope, l’impollinazione degli insetti in Svizzera vale, ad esempio, fino a mezzo miliardo di franchi all’anno. L’Iniziativa biodiversità vuole inoltre che le perle della natura, i paesaggi e il patrimonio architettonico siano tutelati, ossia che non vengano inutilmente compromessi, neanche al di fuori delle aree protette. Confederazione e Cantoni devono garantire che ciò che è giuridicamente protetto goda anche di un’effettiva protezione. Oggetti protetti di importanza nazionale non devono essere sacrificati per interessi particolari dei Cantoni. L’obiettivo è quello di garantire la ponderazione degli interessi, dimostratasi valida in Svizzera. Conservare e tutelare: questi termini si riferiscono a ciò che è già presente, al nostro prezioso patrimonio presente nella natura, nel paesaggio agricolo, negli insediamenti. Ciò non significa che nelle aree protette non sia possibile uno sfruttamento del territorio. Ad eccezione del Parco nazionale e di altre piccole aree, in Svizzera tutte le aree protette sono utilizzate in modo adeguato. In alcuni casi, tale gestione è addirittura necessaria per la conservazione delle aree stesse. Inoltre, anche in futuro saranno possibili interventi nelle aree protette nazionali se vi sono “interessi prevalenti di rilevanza nazionale”. La transizione energetica e lo sviluppo nelle regioni di montagna non saranno dunque ostacolati. Sono necessarie regole affinché anche le generazioni future possano beneficiare di ciò che abbiamo a disposizione oggi! Alcuni esempi in Svizzera mostrano già che protezione e utilizzo della biodiversità non si escludono a vicenda. Nel 2023 gli impianti fotovoltaici hanno fornito 1600 MW di energia elettrica. Swissolar prevede l’aggiunta di 1800 MW nel 2024. Solo il 3,5 per cento degli edifici e delle strutture in Svizzera è considerato protetto. Il successo della transizione energetica non è quindi minacciato dalla protezione di insediamenti caratteristici e monumenti architettonici unici. La centrale idroelettrica Hagneck (BE) si trova in un paesaggio golenale protetto di importanza nazionale. Durante la ristrutturazione delle centrali fluviali e del canale di Hagneck, la compatibilità ambientale è stata messa in primo piano. Oggi la produzione di elettricità è aumentata del 40% e allo stesso tempo è stato fatto molto per la biodiversità; anche la nuova centrale idroelettrica del Ritom (TI) verrà realizzata nel rispetto dell’ambiente e della natura, in particolare attraverso l’aumento dei deflussi rilasciati. Anche per quanto riguarda gli impianti eolici, l’Iniziativa biodiversità non mette in discussione la legge sull’elettricità approvata ad inizio giugno dalla popolazione. Lo dimostra la perizia di un professore di diritto esperto in materia. Sul Farnsberg, nel Canton Basilea Campagna, 30 aziende agricole partecipano volontariamente a un progetto con BirdLife Svizzera. Producono alimenti di alta qualità e promuovono la biodiversità, migliorando ulteriormente l’attraente paesaggio. Gli effettivi di specie di uccelli minacciate come l’Averla piccola e il Codirosso comune sono aumentati in modo significativo. Nel bosco, la montagna di Boudry (NE) può essere citata come esempio positivo. Durante i tagli, i responsabili forestali prestano particolare attenzione alle specie arboree rare e promuovono la biodiversità. Boschi radi, dove viene prelevata una quantità particolarmente elevata di legno, sono estremamente preziosi per la biodiversità. Nel 2014, il Museo etnografico della Valle di Muggio è stato premiato per aver preservato i tesori architettonici e paesaggistici attraverso un coinvolgimento attivo della popolazione locale. In questo modo è stato promosso uno sviluppo regionale sostenibile e un turismo dolce. L’Iniziativa biodiversità fa in modo che Confederazione e Cantoni proteggano finalmente la natura in modo adeguato in tutta la Svizzera. Protezione e utilizzo vanno di pari passo. Con il vostro SÌ all’Iniziativa biodiversità permettete che anche le generazioni future possano beneficiare delle risorse vitali! Non dobbiamo ripetere i costosi errori che abbiamo commesso nell’affrontare il surriscaldamento globale. Agite ora votando di SÌ il 22 settembre.