ETiConforma paper: Grazie ai LED anche nelle zone di montagna il cielo presto scomparirà

Stefano Klett
Vice-Presidente Dark-Sky Switzerland

L’importanza di salvaguardare il cielo stellato Al primo approccio, per rapporto ad altri problemi sembra un problema poco rilevante. Cosa, la luce inquina? Ma da quando in qua? Ma se la colonizzazione dei LED freddi continua, un aumento repentino dell’inquinamento luminoso, anche nelle zone meno colpite da questo fenomeno, sarà inevitabile. Il motivo è da ricercare dal fatto che i LED utilizzati oggi hanno una tonalità di luce molto fredda che tende verso il BLU. Il BLU si disperde più facilmente nell’atmosfera, proprio per questo motivo il cielo diurno è BLU. Di conseguenza la luce di queste lampade risulta visibile a centinaia di chilometri di distanza.

La luce ricca di BLU è assolutamente da evitare

Oltre ai problemi citati in precedenza, ci sono diversi studi che dimostrano che la maggior parte degli esseri viventi (uomo, animali e piante) sono molto più sensibili alla luce BLU e che sono parecchi i problemi creati alla natura dai LED freddi. Le mappe dell’inquinamento luminoso, mostrano: una (tinyurl.com/CHIL2015) la situazione dell’inquinamento luminoso nel 2015 (luminanza artificiale del cielo in rapporto a quella naturale) la seconda (tinyurl.com/CHIL2015LED) è una simulazione che mostra cosa succederebbe se dovessimo sostituire tutte le luci con LED freddi. Dalla simulazione si vede bene, che le zone con il cielo più buio nelle nostre montagne sparirebbero e che in tutte le zone si assisterebbe ad un aumento impressionante della luminanza del cielo.

Le città ticinesi sono le più luminose

Se si confrontano alcune città, sulla mappa dell’inquinamento luminoso Svizzera (www.darksky.ch/ti), si vede chiaramente che a parità di abitanti, le città ticinesi risultano essere più luminose che in svizzera tedesca. Confrontiamo Lugano a S. Gallo oppure Bellinzona e Locarno con Coira, la differenza è impressionante, ma questo vale per tutte le località. Sarebbe ora che anche in Ticino ci si impegnasse per fermare questo continuo aumento di luce inutile.

Quindi?

Quindi è assolutamente necessario che il cantone e i comuni impongano il rispetto delle “linee guida cantonali per la prevenzione dell’inquinamento luminoso” (2007) e della Norma SIA 491 (Società degli ingegneri e degli architetti). E che si imponga un utilizzo di LED caldi con temperature inferiore ai 3’000 K, come è del resto il caso per l’utilizzo dei LED per casa. Verificate personalmente il valore in “K (Kelvin)” delle lampadine che trovate nei supermercati, hanno una temperatura di 2’700 K, perché? Installare lampade LED calde anche per l’illuminazione esterna oggi è possibile

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Una nuova stazione di misura dell’inquinamento luminoso presso Giubiasco

Prima della fine dell’anno la stazione di rilevamento di Giubiasco è stata messa in rete, a 222 m s.l.m.

» Giubiasco (OASI)

Rete OASI
Rete costruita e gestita dal progetto OASI; per il Dipartimento del Territorio. Gli strumenti che rilevano l’inquinamento luminoso sono installati sulle stazioni permanenti della rete meteo. Altri strumenti sono installati sulle stazioni meteo mobili e vengono utilizzati per campagne di misura specifiche.

Dark-Sky Switzerland: La stazione in Giubiasco suttituisce la prima stazione che fu installata in Ticino (Camorino (DSS)).

 

Stazione del rilevamento in Monteggio di Dark-Sky Switzerland

Stefano Klett, nostro vice-presidente, ha messo in funzione una nuova stazione. La stazione di rilevamento si trova a Monteggio ad un’altitudine di 442 m s.l.m.

A partire dal 2010, l’Osservatorio ambientale della svizzera italiana (OASI) del Dipartimento del Territorio e l’associazione Dark-Sky Switzerland (DSS) gestiscono in comune una rete di rilevamento dell’inquinamento luminoso tramite il sistema informativo OASI. Lo scopo è di monitorare a lungo termine la situazione dell’inquinamento luminoso in Ticino e fornire un supporto allo studio di questo fenomeno.

» Monteggio (DSS)