LaRegione – Lotta allo smog luminoso: ‘Coldrerio sia un esempio’

beamer_03Società astronomica ticinese soddisfatta per la recente ordinanza municipale

La decisione presa da Coldrerio sia ora un esempio « per molti altri comuni del Cantone ». L’auspicio è della Società astronomica ticinese (Sat) dopo aver preso atto con « soddisfazione » del passo compiuto nei giorni scorsi dal Municipio sottocenerino: il varo di un’ordinanza che disciplina l’uso delle luci artificiali esterne e che fra l’altro proibisce le emissioni luminose notturne non necessarie fra le 24 e le 6 (vedi anche ‘laRegioneTicino’ del 31 gennaio, pagina 23).

Coldrerio, primo comune in Ticino a dotarsi di una regolamentazione per arginare l’inquinamento luminoso, « ha raccolto e correttamente interpretato lo spirito delle raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) », sottolinea la Società astronomica in un comunicato. Da tempo la Sat (e con essa la sezione ticinese dell’associazione Dark Sky) si batte contro l’inquinamento luminoso, che soprattutto a basse quote impedisce o ostacola fortemente la visione del cielo notturno. Ma lo smog luminoso vuol dire anche spreco energetico. Rileva la Sat: « Purtroppo spesso si illumina troppo e si illumina male, dove non serve, ossia verso l’alto. Il risultato è la perdita della possibilità di godere dello spettacolo del firmamento, che ormai dai nostri agglomerati urbani è quasi scomparso. Inoltre, se le ragioni di tipo culturale e scientifico non fossero sufficienti, basterà ricordare lo spreco di energia e i danni all’ambiente che l’inquinamento luminoso provoca. Perciò, in mancanza di un quadro legislativo chiaro e vincolante, ogni decisione istituzionale che contrasti questa peculiare forma di inquinamento e sensibilizzi la popolazione sul problema merita il
nostro plauso ».

STEFANO

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