La2DOC: Inquinamento luminoso, l’oscurità che sparisce

Inquinamento luminoso, l’oscurità che sparisce

Poco più di cento anni fa le notti sulla Terra erano nere. Ma grazie alla vittoria dell’elettricità e della lampadina, molte aree sono oggi luminose quasi come il giorno e per quasi ventiquattr’ore. Si calcola inoltre che ogni anno vi sia un aumento del 6% della luce artificiale sulla Terra.

Questa illuminazione del nostro pianeta ha effetti diretti sulle persone, sugli animali e piante. Molti ecologisti parlano di una nuova forma di inquinamento. La notte, come fase di riposo e di rigenerazione per il corpo e per la mente, è ormai una dimensione che sta andando sempre più perdendosi.

Nel regno animale questa costante illuminazione eccessiva sta anche causando diversi problemi che minacciano l’esistenza di alcune specie. Nel 2015 l’UNESCO aveva dichiarato l’anno come “Anno Internazionale della Luce” perché il tema non era mai stato così attuale e preoccupante. E tale lo è tuttora.

Come cambierà la diffusione della luminosità nel mondo? Quali sono le conseguenze sugli esseri umani di questo fenomeno? Quali tecnologie potrebbero rendere le notti di nuovo più buie e rendere la luce rimasta “più sana”? Il documentario “Inquinamento luminoso, l’oscurità che sparisce” indaga su queste domande e presenta gli ultimi risultati della ricerca nel campo.

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Rolf Schatz, come stai?

Per tua sfortuna l’anno scorso è saltato fuori un problema di salute fin lì sconosciuto e hai dovuto essere operato al cuore.
I medici ti hanno consigliato di lavorare meno, così che hai deciso di lasciare il posto di responsabile del segretariato di Dark-Sky per la fine del 2019.

È passato un anno dalle tue dimissioni: ora come stai?

«Molto bene. Mi sono ripreso e mi sento meglio che mai. Ho più tempo libero e cerco di mantenerlo tale, cosa che per una persona impegnata come me non è sempre facile.»

Siamo felici che tu stia bene. Pensi ancora qualche volta a Dark-Sky Switzerland?

«Sì, molto spesso. Sono confrontato quasi tutti i giorni con questioni di illuminazione e non posso, né voglio, ignorare che l’inquinamento luminoso ha effetti nocivi anche sull’equilibrio del sistema ecologico dell’acqua. Poi mi manca la bella collaborazione che abbiamo sempre avuto all’interno del comitato.»

Cosa è cambiato nella tua vita senza Dark-Sky?

«Non devo più rispondere alle telefonate di rappresentanti dei media stressati che vogliono un appuntamento adesso-subito per poter raccontare di voi.»

C’è qualcosa che ti aspetti da Dark-Sky Switzerland nei prossimi 5 anni?

«Mi auguro che possiate fare uso del diritto di ricorso delle associazioni nel modo più efficace, tanto che per le autorità preposte all’edilizia diventi normale tenere in considerazione anche gli effetti dell’inquinamento luminoso.»


Malgrado tu sia stato costretto al ritiro in modo inaspettato, pensi che esista un momento ideale per lasciare il proprio incarico?

«Sono davvero contento che il nostro obiettivo di far accogliere l’associazione nella lista delle organizzazioni con diritto di ricorso, una pietra miliare nella storia di Dark-Sky Switzerland, sia stato raggiunto ancora durante il mio mandato, visto che ho partecipato a quest’impresa fin dalla sua nascita.
Nel contempo ora inizia una nuova sfida che non mi toccherà più affrontare.»

Cosa vorresti augurare a Florine Leuthardt che ha preso il tuo posto?

«Grinta, tenacia e il necessario senso della misura.»

Se tu potessi proporre un nuovo membro per il comitato, secondo te quali qualifiche dovrebbe avere o a quale categoria professionale dovrebbe appartenere?

«Al momento non mi sembra che vi manchi qualcosa.»

C’è ancora qualcosa che vorresti dirci?

«Vi auguro di poter andare avanti nello spirito di sempre e continuare ad avere successo.»

Grazie, Rolf, per tutto quello che hai fatto per Dark-Sky Switzerland – e resta in forma!

«Più buio per Wallisellen»

Come l’iniziativa di un singolo può portare a grandi risultati

Cosa ha indotto un Comune dell’agglomerato urbano zurighese come Wallisellen a combattere l’inquinamento luminoso?

2017

Lukas Schuler, presidente di Dark-Sky Switzerland, e Tobias Hofstetter, consulente in materia di energia, incontrano rappresentanti dell’Associazione per la protezione della natura, del Partito Socialista (SP), dei Verdi Liberali (GLP) e dei Verdi:  sono tutti di Wallisellen e tutti sono preoccupati per la troppa luce che c’è nel Comune, in particolare per l’eccessiva illuminazione della stazione ferroviaria e del centro commerciale di Glatt, che si trova sul territorio comunale.

In occasione di una serata pubblica, Lukas Schuler illustra la problematica dell’inquinamento luminoso nel suo insieme, Eva Inderwildi, biologa, ne spiega gli effetti sul mondo animale e il consigliere comunale Rolf Schatz mostra le possibilità offerte dalle normative esistenti nel Canton Zurigo per affrontare il problema.

Dall’altra parte, ad ascoltare con massima attenzione, ci sono la presidente dell’Autorità Scolastica, un rappresentante dell’Azienda elettrica locale e il capo dell’Ufficio delle infrastrutture, in rappresentanza delle autorità. La serata si conclude con un sopralluogo. I partecipanti, divisi in due gruppi, hanno la possibilità di vedere con i propri occhi diversi esempi di sorgenti luminose inquinanti. La televisione e i giornali locali danno spazio all’avvenimento.

In un secondo momento Lukas Schuler e i suoi alleati creano un comitato e decidono di lanciare l’iniziativa dal nome «Più buio per Wallisellen».

2018

Nel Consiglio Comunale di Wallisellen vengono eletti quattro nuovi membri. L’Ufficio del paesaggio e delle infrastrutture va al rappresentante dei Verdi. La responsabilità dell’illuminazione pubblica rientra in gran parte tra le competenze di questo Ufficio. Un colpo di fortuna.

Schuler e i suoi alleati raccolgono firme per la loro iniziativa e riescono a consegnare al Municipio 287 firme autenticate: l’iniziativa è dichiarata valida.

2019

Il Municipio chiede che l’iniziativa sia dichiarata rilevante. Opposizione contro la votazione arriva da parte dell’UDC che ritiene il progetto inutile, troppo costoso e negativo dal punto di vista della sicurezza.

Lukas Schuler invita personalmente i firmatari dell’iniziativa, tramite circolare in bucalettere, a partecipare all’assemblea comunale, durante la quale egli stesso smonta e ribalta gli argomenti degli oppositori.

L’11 giugno l’Assemblea Comunale vota: con 137 voti contro 4 l’iniziativa «Più buio per Wallisellen» viene dichiarata rilevante. Il Consiglio Comunale ha ora 18 mesi di tempo per proporre un progetto per contrastare efficacemente l’inquinamento luminoso a Wallisellen.

2020

Il momento decisivo della votazione si avvicina. La stampa mantiene vivo l’interesse riportando gli argomenti dei favorevoli e dei contrari. Lukas Schuler sottolinea che la realizzazione del progetto non comporta nessun aumento della burocrazia poiché si limita a mettere in atto disposizioni della Confederazione, dei Cantoni e norme sull’illuminazione già in vigore dal 2013.

Il 21 settembre l’Assemblea Comunale vota. Lukas Schuler spiega ancora una volta il punto di vista degli iniziativisti. Senza ulteriore dibattito i presenti accolgono la proposta del Municipio con 143 voti favorevoli e 4 contrari. Il Municipio chiede che si prenda nota delle misure già intraprese, quali lo spostamento del tracciato di corsa notturna fuori dalla zona naturale protetta, lo spegnimento di una colonnina davanti all’Ufficio per l’edilizia e l’installazione di diverse illuminazioni stradali intelligenti. Il Municipio prevede inoltre per il 2021 la realizzazione di un piano direttore per l’illuminazione e il conseguente adattamento delle norme edilizie e del piano regolatore nonché delle ordinanze di Polizia.

Com’è stato possibile che il Comune di Wallisellen si sia pronunciato quasi all’unanimità per un importante miglioramento nell’ambito dell’illuminazione pubblica e per un ulteriore pianificazione che eviti l’inquinamento luminoso? Una singola persona ha preso l’iniziativa, ha saputo conquistare l’appoggio delle diverse autorità e dei gruppi d’interesse e insieme  è stato percorso, passo dopo passo, l’iter attraverso le istituzioni. Il fatto che i Comuni siano tenuti a prevedere un’illuminazione che tenga conto delle esigenze, oltre che degli esseri umani, anche degli animali e delle piante, ha permesso di trovare una soluzione efficace a livello locale.

Passaggio pubblico accanto alla casa parrocchiale. Basta lampade a fluorescenza che diffondono luce in tutte le direzioni.

 

ARTE – Dormire a ogni costo – Disturbi del sonno e rimedi

Negli ultimi 50 anni, in media, gli europei hanno perso un’ora e mezza di sonno a notte. Il corpo umano, durante la notte, si vendica dello stress provato durante il giorno, della sedentarietà imposta, degli orari di lavoro aleatori, della prolungata esposizione alla luce e agli schermi. I disturbi del sonno sono una naturale conseguenza: si va dalle notti in bianco alla narcolessia, passando per i continui risvegli notturni e l’apnea notturna. In questo documentario, ecco un’illuminante panoramica delle scoperte scientifiche su questo tipo di disturbi e delle alternative ai sonniferi, diventate sempre più numerose.

Analisi delle emissioni di luce in Svizzera nel 2019 – continuo aumento dell’inquinamento luminoso

Le misurazioni degli ultimi sette anni mostrano un aumento continuo delle emissioni di luce. Questo effetto è favorito dall’elevata intensità luminosa delle luci a LED e dalla mancanza di consapevolezza degli effetti dell’inquinamento luminoso. Per questo motivo Dark-Sky Switzerland chiede alla Confederazione aiuti per l’applicazione della legge da parte die Cantoni e dei Comuni, come già promesso dal 2017. Gli approcci concreti alla protezione dei paesaggi notturni sono fondamentali per la conservazione della biodiversità e della salute.

Dark-Sky Switzerland pubblica annualmente l’evoluzione delle emissioni luminose in Svizzera. Utilizzando il metodo dell’intensità luminosa assoluta e della luminanza relativa, si crea una serie di misurazioni scientificamente riconosciute. Mentre l’intensità luminosa aumenta dello 0,5% per anno nel periodo di misurazione, la Svizzera buia si riduce del 3,9% all’anno (praticamente pari al cantone di Friburgo).

La tecnologia LED è efficiente dal punto di vista energetico ma non necessariamente vantaggiosa per gli animali e per l’uomo

Lukas Schuler, specialista in scienze naturali e presidente di Dark-Sky Switzerland, afferma “Questo sviluppo è dovuto ad effetti stagionali (neve/nebbia) e temporanei (grandi cantieri) e al cambiamento tecnologico (LED)”. La tecnologia LED è efficiente dal punto di vista energetico, ma purtroppo viene utilizzata in modo inefficiente e non sempre conforme ai requisiti. Gli animali e le piante ne risentono. L’inquinamento luminoso perturba anche il ritmo giorno-notte dell’uomo, che ha conseguenze sulla salute (i legami con il consumo di droghe, l’obesità, la depressione/suicidio, il cancro al seno, alla prostata e al colon sono stati provati a livello internazionale in città molto illuminate).

Dark-Sky Svizzera accoglie con favore le iniziative parlamentari delle scorse settimane.

Le iniziative politiche a livello federale e cantonale hanno riconosciuto l’urgenza della questione. La mozione “Lotta contro la mortalità degli insetti” è già stata accolta positivamente dal Consiglio federale. Dark-Sky Switzerland accoglie con favore anche la mozione della consigliera nazionale Delphine Klopfstein-Broggini (GP, GE), che chiede l’utilizzo dei mezzi disponibili per un cambiamento geografico, tecnologico e sociale verso un uso ecocompatibile della luce artificiale negli spazi esterni. Contemporaneamente, nel Cantone di Zurigo è stata lanciata un’iniziativa parlamentare con chiare modifiche della legge sulla pianificazione e la costruzione, che punta anch’essa in questa direzione.

Box Informativo

Dark-Sky Switzerland si impegna per la conservazione dei paesaggi notturni naturali e della biodiversità e per la protezione dell’uomo dall’inquinamento luminoso. Da oltre vent’anni, gli esperti di Dark-Sky sono attivamente coinvolti nella sensibilizzazione della popolazione e nella consulenza dei comitati di pianificazione e costruzione. Il movimento Dark-Sky unito all’International Dark-Sky Association è riuscito a premiare nel 2020, la prima nazione Dark-Sky, Niau Atoll nel Pacifico.

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